In lingua yoruba — che, tra Nigeria, Togo e Benin, viene utilizzata da milioni di persone — la parola ìrìn indica sia il viaggio che il cammino. E non poteva esserci termine più adatto per una rivista che per l’appunto è focalizzata sull’indagare e diffondere la cultura africana attraverso il viaggio.
«Il concetto è semplice: informare ed educare i nostri lettori per mezzo della documentazione delle diverse culture e quindi ispirandoli a esplorare», spiegano i fondatori di írín journal, nato inizialmente come piattaforma online e ora prossimo a fare il grande passo con un’edizione su carta a uscita semestrale.

Nato su idea dalla giornalista Mimi Aborowa, che lavora tra Londra e Lagos, in Nigeria, írín conta su una redazione composta da giornalisti e designer africani, e sta raccogliendo fondi su Kickstarter per il lancio del primo numero, che sarà dedicato proprio a Lagos, alla sua scena creativa, alla moda (la fashion week della metropoli nigeriana è tra le più interessanti a livello mondiale), alle antiche usanze e alle nuove tendenze, al cibo, alla musica, al cinema, con l’intento di focalizzare ogni nuova uscita su una città africana differente.



