A pensarci bene era evidente. Non solo dalle riviste di moda “più sul pezzo”, ma anche dal nostro umile ma ben frequentato gruppo Flickr. Le pose strane, le pose assurde, le pose al limite del contorsionismo e dell’autolesionismo da qualche anno sono diventate sempre più presenti.
Da piccoli, timidi flash, da estemporanee apparizioni in una serie e in un portfolio, hanno cominciato a dilagare, diventando una tendenza, tendenza alla quale è stato anche dato un nome, Posturing, che è anche il titolo di un libro pubblicato da Self Publish, Be Happy, che non è soltanto una casa editrice indipendente ma anche uno studio creativo, un blog e una biblioteca specializzata in autoproduzioni editoriali e fanzine di fotografia.
A curare il libro — e battezzare la tendenza — sono Shonagh Marshall, curatrice di moda, e Holly Hay, che dirige la sezione fotografia della rivista Wallpaper*.
Dopo aver identificato 21 tra i più rappresentativi fotografi internazionali che sperimentano l’uso e la rappresentazione del corpo come linguaggio, le due curatrici hanno dapprima organizzato una mostra e poi commissionato un film alla fotografa spagnola Coco Capitán.
Il libro, uscito ad aprile, è stato il terzo passo. In 192 pagine, il volume raccoglie le opere di Andrea Artemisio, Bibi Cornejo Borthwick, Blommers & Schumm, Brianna Capozzi, Casper Sejersen, Charlie Engman, Charlotte Wales, Coco Capitán, Estelle Hanania, Hanna Moon, Johnny Dufort, Joyce Ng, Lena C. Emery, Mark Peckmezian, Marton Perlaki, Pascal Gambarte, Reto Schmid, Suffo Moncloa, Tim Elkaïm, Tyrone Lebon e Zoë Ghertner.
Ad accompagnare le immagini ci sono inoltre alcune interviste, non soltanto con fotografi ma anche con stylist, designer ed editor che commissionano gli editoriali per le riviste.