Il sinistro, il perturbante — Das Unheimliche, per dirla con Freud. L’horror, in letteratura come nel cinema, fa spesso leva sulla paura irrazionale, sullo spaesamento, utilizzando simboli e archetipi che traducono e incarnano gli orrori della nostra psiche.
Mostri, specchi, bambole, finestre, allucinazioni, loop temporali, sono tutti “materiali” sui quali indagherà la nuova rivista indipendente Suspira, singolare progetto che mette assieme femminismo, arte, disturbi mentali e psicologia.
Fondata dalla giornalista Valentina Egoavil Medina, Suspira (il titolo è probabilmente un omaggio al quasi omonimo capolavoro di Dario Argento) è prodotta da Dreadful Press, iniziativa editoriale che è anche dietro alla pluripremiata rivista stregonesco-femminista Sabat.
In uscita ogni sei mesi, ciascun numero di Suspira indagherà su un archetipo della paura. Il tema affrontato nel primo numero è quello del mostro, dissezionato attraverso saggi brevi, serie fotografiche e illustrazioni. Si parla di clown e di vampiri, di lupi mannari e di schizofrenia, di genere e di fenomeni da baraccone, ma anche di musica, più precisamente di monster punk (vedi Misfits).
Da non perdere anche il profilo Instagram del magazine, che offre un tuffo nell’immaginario estetico e narrativo del progetto.