Immaginiamo che i compagni di scuola siano via per le vacanze, che sia estate inoltrata, beh resta poco da fare: trovare un modo per trascorrere la giornata, giocando da soli.
Ma non stiamo parlando di un bambino qualunque, stiamo parlando di Hieronymus Bosch, pittore olandese, fra gli artisti più enigmatici e visionari del ‘500, che influenzò a propria volta molti artisti europei con la sua opera carica di simboli e di figure archetipiche misteriose, minuziosamente tratteggiate, sempre sospese fra il realismo e l’immateriale.
Lo avrete capito, quello che voglio presentare su FrizziFrizzi è Bosch – L’avventura magica del giovane artista, il berretto, lo zaino e la palla… di Thé Tjong-Khing. Albo illustrato senza parole pubblicato per i tipi di Beisler Editore, che ha conquistato un posto tra i finalisti all’ultima edizione del Premio Andersen.
“Gita tranquilla” e “Hieronymus Bosch” sembrano una contraddizione in termini. E infatti la prima cosa che accade al nostro protagonista è di scivolare giù per un burrone per inseguire la sua palla. Scivolare si rivela un tutt’uno con l’immergersi in una nuova dimensione, quella che ha sempre popolato i suoi quadri e le sue visioni.
Ci troviamo ad osservare animali di tutti i generi e forme, creature bizzarre e mai viste prima, insieme ad angeli, streghe, sirene e fragole gigantesche. Il tutto mentre Bosch tenta di recuperare il suo zaino e attorno a lui si svolgono storie parallele che non siamo in grado di tradurre, ma che finiscono per essere uno stimolo continuo per la fantasia e la curiosità del piccolo lettore.
Sfogliare questo albo illustrato è come sbirciare il mondo del grande pittore, prenderne contatto in maniera lieve, ma allo stesso tempo esserne affascinati e stimolati fino a volerne approfondire la conoscenza.
E, di più, questa pubblicazione finisce per essere una meta-opera: una piccola opera d’arte che descrive un immaginario artistico con un linguaggio semplice ma performante, perché profondamente espressivo.
Un libro da non perdere.