«Ho sempre vissuto con mia madre e con mia nonna, e ho ricamato per tutta la vita. Quando ho iniziato queste opere mi sono resa conto che stavo solo ripetendo cose che avevo imparato quasi per osmosi. Ho ricamato alla scuola superiore e durante i miei studi d’arte e ora sto ricamando con l’intenzione di dare forma tangibile al nostro mondo interiore».
Così Juana Gómez raccontava in un’intervista di un paio di anni fa la genesi della sua peculiare produzione artistica, caratterizzata da ricami che vanno a decorare tele in lino o cotone sulle quali stampa fotografie di se stessa (come nella serie Constructal) o della sua famiglia (Distaff).
Cilena, classe 1980, Juana Gómez è affascinata dalle connessioni e dai flussi: nel mondo anatomico/biologico e in quello, impalpabile, delle informazioni e dei legami capaci di attraversare la materia e il tempo, come quelli tra le persone, tra persone e natura, tra membri della stessa famiglia.
Fili, appunto, che l’artista rende visibili attraverso un accurato e paziente (quasi meditativo) lavoro manuale.

(fonte: juanagomez.com)

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