Quando ho chiuso questo albo illustrato ho tirato innanzitutto un profondo sospiro — sarà che è delicato come un soffio — e poi ho cominciato ad occuparmi di altro, come mi capita spesso quando devo scrivere un pezzo per Frizzifrizzi.
Nonostante cercassi di distrarmi, continuava, però, a tornarmi alla mente Comignolo, il protagonista dell’omonima storia pubblicata per i tipi di Kite Edizioni, con il suo naso per aria e la sua sciarpa con gli scacchi, che evocano piccoli mattoni. E mi sono ritrovata a pensare alla stessa maniera di Patti Smith — il che per un attimo mi ha destabilizzato — ma poi dentro di me mi sono detta: «Comignolo possiede la visione» (He’s got the vision).
Comignolo è un outsider o un flâneur. In apparenza non ha un lavoro, una famiglia. È solo, a parte un gatto che gli dorme sempre accanto e una ghiandaia azzurra che gli fa visita nei momenti di massima ispirazione.
Comignolo non ha nemmeno un nome, o meglio, gliene hanno affibbiato uno che non è il suo, proprio per l’abitudine con la quale colma quelle che devono essere le sue lunghe ed interminabili giornate: guardare i tetti delle case e interrogarsi su cosa abbiano da sbuffare e rimuginare i comignoli, grigi e tristi e tutti ugualmente brontoloni.
Comignolo è del segno del capricorno e per esperienza personale e diretta so che nulla distrae i capricorni dai propri obiettivi. Non ci dorme la notte, è sempre più deciso a confrontarsi con quello che è diventato ormai un problema di capitale importanza: i comignoli infelici.
E come tutti i visionari riuscirà a trovare un modo — che non ho intenzione di rivelare perché questo libro è in apparenza lieve ed esile nonostante la sua reale profondità — per alleviare la vita noiosa fra i tetti della città.
Ti svelo una cosa, Comignolo: questa sarà la prima di tante meravigliose visioni. Preparati, avrai altre missioni da compiere. Perché chi “Possiede la visione” è destinato a grandi imprese.
Auguro lo stesso alla giovane ma talentuosa autrice Cecilia Ferri, presente durante l’edizione 2018 della Bologna Children’s Book Fair con un nuovo titolo, Lupus in fabula. Il suo tratto delicato ma già maturo lascia presagire un futuro di interessanti pubblicazioni.