Tommaso Filighera, Niccolò Pugliese, “Chi è Sudario Brando?”, Le Piccole Pagine, maggio 2017

Chi se ne frega di chi è Sudario Brando

La difficoltà di un post, quando lo scrivo, la valuto in base ai tab che mi ritrovo ad aprire sul browser. Ci sono quelli che all’inizio sembrano semplici, e dopo un po’ mi tocca sventagliare il computer perché va in surriscaldamento per le troppe finestre aperte sul web. Ora, mentre scrivo queste righe, sono ventisette. E poi ce ne sono altre sul tablet che ho qua accanto e un paio a portata di mano sul telefono. Più il pdf di un libro, e una cartella piena di immagini. Tutto il sistema è vagamente rallentato, tanto che mentre io battevo il vagamente che hai appena letto lo schermo era ancora alla frase precedente.

Lo so, la premessa non è un gran invito alla lettura. Sembrerebbe preannunciare un pezzo spropositatamente lungo. Ma così non sarà, perché cammin facendo ho capito che comunque non sarei arrivato da nessuna parte, e allora le finestre ho cominciato a chiuderle: mi sono, per così dire, barricato dentro, lasciando all’eventuale lettore il compito di andare a scoprire, se vorrà, chi è davvero Sudario Brando, il “fumettista, illustratore, inchiostratore, simile a un’arpa, SUDARIO BRANDO” che dal 2010 riempie di tavole e bozzetti il suo blog (esordendo con un orango e passando poi a un’Alice che scappa dal Paese delle Meraviglie grazie a un fiotto di sangue mestruale e una vera rivoluzione nel mondo del fantasy, i draghi cavalcati al contrario) e dal febbraio del 2017 anche il suo profilo Facebook, e che solo di recente si è auto-identificato su entrambi con quello che (forse) è il suo vero nome: Francesco Siena.

Tommaso Filighera, Niccolò Pugliese, “Chi è Sudario Brando?”, Le Piccole Pagine, maggio 2017

Per chi vorrà cercare, la rete è piena di tracce, che partono fin dai primi anni 2000. E come ogni indagine su un oggetto indefinito (volontariamente, in questo caso, perché, come dichiara lo stesso autore in una semi-seria intervista uscita su Lo spazio bianco, «la finalità ultima del nome Sudario Brando è stata quella di plasmare il fumettista Sudario Brando»), si rivelerà un percorso a ostacoli, tra piccoli successi e grandi illusioni: l’ha disegnata davvero la biografia di Fabrizio Ravanelli, il calciatore, come scrive Brando sulla sua di biografia ufficiale (dove dice di essere nato contemporaneamente in Israele e in Francia) e sul suo profilo come docente del Nuovo Istituto di Design di Perugia? E come mai si trovano solo tracce “laterali” di tale biografia ma nessuna prova diretta?

Ma soprattutto: ha davvero importanza sapere chi è Sudario Brando? Credo di no.
Per un po’ ho pensato che si trattasse di una sorta di “trollaggio” verso il mondo del fumetto, tipo quello di Cambogia con la scena indie italiana. Ma se Cambogia nasceva come parodia di Calcutta, Sudario Brando un suo Calcutta non ce l’ha. Lui attraversa i generi, gli stili e le epoche grazie a una tecnica formidabile che gli permette di mimetizzarsi con il segno di tutti i più grandi artisti del fumetto, creando ibridi, facendo scontrare immaginari, incarnando nel mondo del fumetto quello che è lo spirito della nostra era: fare a pezzi tutto e mettere assieme i frammenti per creare qualcosa di nuovo.

© Sudario Brando

Dell’opera di Sudario non resta che goderne, quindi? Nì. Si può benissimo vivere felici prendendo a piene mani quel che rilascia l’autore ma il consiglio è di immergersi in una lettura, una guida al multiverso brandiano scritta da Niccolò Pugliese e Tommaso Filighera, che, a quanto dicono, hanno scritto il libro all’insaputa del suo protagonista, e poi gli hanno mandato le bozze.
Intitolato Chi è Sudario Brando?, il libro, pubblicato nel maggio 2017 dalla casa editrice Le Piccole Pagine, è una vera e propria esegesi dei lavori del misterioso fumettista.

Diviso in sezioni — Interpretando i classici, Le monotavole, Le storie a fumetti, Miscellanea, Gli arcani maggiori (ché Sudario Brando ha anche fatto i tarocchi), Maschera fuggiasca (un mockcomic, cioè un fumetto che non esiste ma è plausibile, e ha pure una sua pagina Facebook) —, Pugliese e Filighera lo definiscono «un saggio semi-serio e metalettario» e la possibilità che si tratti del più grande ostacolo alla ricerca della verità su Sudario Brando è molto alta. Ma vale assolutamente la pena rischiare, perché Chi è Sudario Brando? è una lettura che vale l’acquisto in sé e per sé, tanto squisita è l’analisi, tanto curati i dettagli, pure se il Brando Sudario si rivelasse alla fine una truffa colossale.

Tommaso Filighera, Niccolò Pugliese, “Chi è Sudario Brando?”, Le Piccole Pagine, maggio 2017

© Sudario Brando
© Sudario Brando
© Sudario Brando
© Sudario Brando
© Sudario Brando
© Sudario Brando
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