Save the date | Guido Scarabottolo e “I Ragazzi del Bazar di Kashan”

Guido Scarabottolo è uno tra i più grandi illustratori italiani, oltre a far parte della ristrettissima cerchia di quelli che non usano i social network (e neanche ne hanno bisogno). Autore di decine di libri, di un calendario che da anni è diventato un feticcio nelle redazioni e negli uffici degli art director, ha lasciato il suo essenziale e inconfondibile segno su riviste, quotidiani e libri, dai primi anni 2000 fino al 2015 ha “vestito” i volumi Guanda, è persino un ottimo scultore.

La prima cosa che mi viene in mente quando penso a lui, però, non è un suo disegno ma un testo, scritto per un Elogio della pigrizia (Tapirulan, 2010), e regolarmente citato quando si parla dello Scarabottolo artista e professionista.

«Il mio segreto è che non so disegnare e sono pigro. Si tratta di una miscela esplosiva di qualità che va trattata con una certa cautela ma che può garantire risultati accettabili. Prova a pensarci.
Un Pigro cercherà tutti i modi per realizzare qualcosa senza passare per la formazione canonica: un sistema semplice per avere la probabilità di scoprire qualche nuova tecnica. La stessa persona è troppo pigra per cercare a lungo qualcosa da copiare: si affrancherà prima dalla “tirannide” dei modelli. Non avendo talento naturale per il disegno, il Nostro si guarderà bene dall’applicarsi con costanza ad un apprendimento faticoso evitando così i rischi di uno stucchevole virtuosismo. Al contrario cercherà di produrre illustrazioni con il minimo numero di segni, costringendosi in tal modo alla riposante disciplina della sintesi. Inoltre il dispendio energetico richiesto dissuaderà ben presto il Pigro dal futile proposito di seguire le mode. Naturalmente, non potendo contare sul talento e su strabilianti mezzi tecnici, sarà costretto ad inventarsi qualcosa perché i suoi disegni possano piacere a qualcuno.
Per fortuna, essendo un illustratore pigro, non sarà ossessionato dalla necessità di disegnare continuamente, anzi cercherà di evitarlo in tutti i modi, ad esempio leggendo moltissimo, costruendo mobili, andando al cinema, a teatro, ai concerti, riparando la bicicletta, visitando musei e gallerie d’arte, frugando nel frigorifero, viaggiando, passeggiando in città o nei boschi, facendo la coda alla posta… e tutto ciò contribuirà (anche se a sua insaputa) alla formazione di una cultura variegata, se non profonda, aiutandolo non poco a risolvere i problemi connessi all’immaginazione di immagini»

© Guido Scarabottolo
(courtesy: Mutty)

Un sistema semplice per avere la probabilità di scoprire qualche nuova tecnica. Produrre illustrazioni con il minimo numero di segni: ergo, velocità. Non non sarà ossessionato dalla necessità di disegnare continuamente, anzi cercherà di evitarlo in tutti i modi. Viaggiare.
Qui, probabilmente, c’è già tutto quel che bisogna sapere per essere in qualche modo preparati all’inaspettato evento che inaugurerà il 10 novembre presso lo spazio culturale Mutty di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.

Ho scritto “inaspettato”, ma forse il termine è riduttivo perché si tratta di una mostra di fotografie (esatto, fotografie), che Scarabottolo ha scattato durante un viaggio in Iran compiuto in occasione di un invito a partecipare alla Fiera del Libro di Tehran.
«Scarabottolo ha sentito l’urgenza di fissare le proprie impressioni con uno strumento che gli permettesse di catturarle celermente», riporta il comunicato dell’esposizione, intitolata I Ragazzi del Bazar di Kashan.

© Guido Scarabottolo
(courtesy: Mutty)

Ben conscio che la curiosità starà già straziando dall’interno ogni ammiratore di Scarabottolo, compreso il sottoscritto, mi tocca tuttavia riportare quanto mi ha scritto Elena Pardini di Mutty: «ho alcune illustrazioni che posso divulgare mentre purtroppo per le immagini l’autore preferisce non svelarle in anticipo».

Accontentiamoci dunque delle illustrazioni (le due qua sopra) e attendiamo con ansia di saperne e vederne di più, anche grazie al libro edito da Lazy Dog Press, che verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra e sarà presto online sul sito, e conterrà, oltre alle opere di Scarabottolo, un saggio del filosofo Andrea Pinotti e interventi delle curatrici Melania Gazzotti e Giulia Giazzoli. Il design del volume, invece, è a cura dello studio grafico Bunker.

[cbtabs][cbtab title=”INFO”]Guido Scarabottolo – I Ragazzi del Bazar di Kashan

QUANDO: 10 novembre — 9 dicembre 2017
OPENING: 10 novembre | 19,00
DOVE: Mutty | viale Maifreni 54, Castiglione delle Stiviere (Mn)
INFO: facebook | Mutty[/cbtab][cbtab title=”MAPPA”]

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Guido Scarabottolo, “I Ragazzi del Bazar di Kashan”, Lazy Dog Press, novembre 2017
(fonte: Lazy Dog Press)
Guido Scarabottolo, “I Ragazzi del Bazar di Kashan”, Lazy Dog Press, novembre 2017
(fonte: Lazy Dog Press)
Guido Scarabottolo, “I Ragazzi del Bazar di Kashan”, Lazy Dog Press, novembre 2017
(fonte: Lazy Dog Press)
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