Ho avuto il piacere, l’onore e il dovere di partecipare a un buon numero di fiere, festival, rassegne, conferenze, eventi ibridi che prendono un po’ dalle uno e un po’ dagli altri. Fiere di moda, fiere di design, festival del fumetto, d’illustrazione, di fotografia, di cortometraggi, mercatini di autoproduzioni indipendenti, talk sulla grafica, concorsi per nuovi talenti… Ho fatto — negli anni — lo spettatore, il reporter, il moderatore, il “panelista”, l’intervistatore, l’intervistato, l’ospite d’onore, il giudice, e ho pure venduto libri dietro a un banchetto per sostituire temporaneamente qualcuno che doveva andare in bagno o a prendersi da mangiare.
Quello che ho capito, in questa esperienza più che decennale, è che più dei grandi ospiti, più degli effetti speciali, più degli agganci istituzionali, degli enormi budget per la comunicazione, dei media partner “che fanno grandi ascolti” e degli sponsor più blasonati, ciò che fa davvero la differenza sono due semplici (ma tutt’altro che semplici) cose: l’organizzazione e, soprattutto, il fattore umano, quest’ultimo tanto ineffabile quanto immediatamente percepibile da chiunque abbia un paio di occhi, una pelle, e sotto qualcosa che vibra quando sente quella certa energia.
Un esempio virtuoso di ciò che dico è il Weekendoit. E non lo dico tanto per dire: ci sono stato due anni fa e ho “sentito la vibrazione”.
Realizzato con un piccolo budget ma con tanto di quell’amore che ti resta appiccicato addosso pure quando te ne torni a casa (e sotto alle unghie rimangono tracce per giorni: uno della scientifica ti beccherebbe subito. «Sei stato al Weekendoit!»), il festival, ideato nel 2014 da Gaia “Vendetta Uncinetta” Segattini e dall’Assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca, è dedicato al nuovo artigianato e a tutta la scena — perché tale è — dell’handmade.
Organizzato da Gaia in collaborazione con il Fondo Mole e l’associazione culturale Pepe Lab, Weekendoit è nato come un evento a “puntate” settimanali ma a partire dalla scorsa edizione — alla quale hanno partecipato oltre 3000 visitatori da tutta italia e decine di professionisti — si è trasformato in un festival che si sviluppa continuativamente durante alcuni giorni di luglio.
La quarta edizione, che parte domani, 19 luglio, ospitata in un posto splendido come la Mole Vanvitelliana di Ancona, ha un programma ricchissimo di workshop pratici e teorici. Si va dalla linoleografia alla calligrafia, dalla serigrafia al papercutting, dall’illustrazione con ago e filo all’autoproduzione di calzature, dal packaging alla realizzazione di un libro formato leporello, dal riciclo tessile al “punto croce metallaro” (!).
E inoltre presentazioni, laboratori per bambini e la mostra-mercato delle autoproduzioni.
Su tutto, come un’aura luminosa dai poteri magici, l’intreccio di esperienze, vite e idee diverse che grazie alla capacità degli organizzatori diventano quel valore aggiunto che dà ai momenti passati a Weekendoit un peso specifico altissimo. Come tutte le belle cose.
[cbtabs][cbtab title=”INFO”]WeekendoitQUANDO: 19 — 23 luglio 2017
DOVE: Mole Vanvitelliana | Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona
INFO: Facebook | weekendoit.it[/cbtab][cbtab title=”MAPPA”][/cbtab][/cbtabs]