Un sito/galleria dedicato ai poster animati

Nonostante le sue origini vadano indietro nel tempo fino alle iscrizioni rupestri della preistoria, il poster — una stampa su supporto cartaceo affissa a un muro — viene comunemente fatto risalire ai primi dell’800, con l’invenzione e la diffusione della litografia, anche se si comincia a parlare di poster “moderno” solo con la fine dell’800, in concomitanza con la vera e propria “esplosione” delle affissioni durante la Belle Epoque (a chi volesse approfondire consiglio un bel libro degli anni ’70 ristampato da Phaidon, History of the Poster).

Da allora si sono modernizzate le tecnologie, si sono abbassati i costi, ci siamo abituati a vedere appiccicato ai muri ogni genere di messaggio, dalla pubblicità di più basso livello a vere e proprie opere d’arte, ma il poster è rimasto fondamentalmente lo stesso per oltre un secolo.

Negli ultimissimi anni, però, ha iniziato a circolare, seppur ancora in sordina, una versione evoluta: il poster animato.
Grazie alle tecniche di animazione digitali e alla sempre più capillare diffusione degli schermi nei luoghi pubblici, i poster hanno cominciato a muoversi, spingendo ancora più in là la già furente battaglia per conquistare l’attenzione dello spettatore, e al contempo sollevando le prime analisi critiche sul concetto stesso di poster.

Se non è stampato e affisso, si può ancora parlare di poster?
O è qualcos’altro?
(In realtà di questo si è iniziato a discutere già quando nei portfolio di migliaia di designer venivano mostrate opere definite poster ma in realtà soltanto dei mock up).

È una domanda, questa, che si pone anche Josh Schaub, designer svizzero, autore di poster animati e curatore di The Moving Poster, un sito/galleria nato di recente per ospitare i più begli esempi di “affissioni virtuali”.

«Quali sono le tecniche e i metodi di narrazione? Dove finisce il poster e comincia il film? Questo ci porta in ultima analisi alla questione di cosa sia davvero un poster e di come tale medium continuerà a svilupparsi in futuro», spiega Schaub, che in una sezione del sito divide i poster animati in tre categoriestatico, dinamico e film —, ciascuna con le sue caratteristiche.

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