Sigrid Calon, Luctor et Emergo, arazzo (courtesy: Designing Grand Tour)

Designing Grand Tour | Luctor et Emergo di Sigrid Calon

Sigrid Calon è un’artista olandese che vive e lavora a Tilburg, dove ha studiato design tessile presso l’Accademia delle Belle Arti.
 Dopo una formazione di tipo accademico e gli inizi nel mondo del design, si è affermata come artista visuale; le sue opere si caratterizzano per un’esplorazione complessa, continua, colorata, spesso ironica, ma sempre minimale dal punto di vista estetico.
Costantemente mossa dal desiderio e dalla curiosità d’indagare, scoprire e creare, fare nuove connessioni e guardare in modo diverso a ciò che diamo per scontato. Ispirata dai ricami astratti, l’essenza e la ricerca di identità emergono in varie combinazioni, su scale dimensionali multiple, spesso facendosi tutt’uno con il media che le ospiterà, sia esso un tessuto, la facciata di un edificio, la pagina di un libro.

Sigrid scrive che una cosa le è stata chiaro fin dall’inizio, per il progetto di Designing Grand Tour: voleva lavorare partendo dalla storia perché «dove vivo, a Tilburg, in Olanda, non sono quotidianamente messa a confrontato con la storia, non ne sono “circondata”, non ne sono rimasti molti segni visibili e anche quando la storia è visibile, non è così impressionante come è in Italia. Avevo già visitato l’Italia prima del Designing Grand Tour e avevo avuto modo di vedere la travolgente bellezza del suo passato a Roma, Milano, Venezia, Torino, Bari… Durante questo Grand Tour però per la prima volta ho visto, sentito e vissuto la Calabria. E proprio perché questa regione non è così tanto in evidenza come le città e le regioni che avevo già visitato, ho potuto viaggiare con mente aperta. Senza aspettative, solo sorprese. E ce ne sono state tante!»

Sigrid Calon, Luctor et Emergo, arazzo
(courtesy: Designing Grand Tour)

Anche se poi iniziare a lavorare sul serio non è stato altrettanto facile, difficile scegliere un singolo luogo, un singolo momento in un’esperienza tanto ricca!
Così Sigrid si è messa a guardare le tantissime foto scattate durante il viaggio, selezionando quelle che avevano avuto il maggior impatto su di lei, quelle maggiormente rappresentative.

La prima cosa che ha scelto è stata una foto dell’oggetto più piccolo che abbiamo visto, presso il Museo Archeologico Nazionale Vito Capialbi a Vibo Valentia: LAMINE ORFICE.
«Sono rimasta a bocca aperta! Questo piccolissimo messaggio per la morte mostra la cultura altamente sviluppata della Magna Grecia. Una guida su come viaggiare nell’aldilà. Come è bello prendersi cura di se stessi, commissionare un vademecum per l’aldilà e che perfetta manifattura ha realizzato un pezzo così bello e così piccolo così tanto tempo fa! Volevo usare questo testo, per il suo significato e il suo valore simbolico. Non utilizzarlo letteralmente, ma simbolicamente, così ho deciso di usare, ordinandole come fossero delle forme, le antiche lettere greche», scrive.

Sigrid Calon, Luctor et Emergo, arazzo
(courtesy: Designing Grand Tour)

E pensava che questa fosse la giusta chiave, che questo potesse bastare, ma ben presto si è resa conto che si sbagliava, non era abbastanza mancava ancora qualcosa. La laminetta non rappresentava appieno il sentimento del viaggio, ma solo una parte di esso. Voleva, doveva aggiungere qualcosa.
Così ha fatto un paio di altri tentativi prima che arrivasse l’idea giusta mentre per l’ennesima volta sfogliava le foto del viaggio.

Si è ritrovata a fissare la foto di una tribuna metallica vuota, apparentemente abbandonata in un prato davanti all’entrata degli scavi della Villa Romana di Casignana. In verità era servita per una serie di spettacoli estivi ed era in attesa di essere smantellata e rimossa al momento della nostra visita ad inizio settembre.
«Aveva catturato la mia attenzione. Perché?», si chiede Sigrid, per poi spiegare «forse perché era una situazione bizzarra; avevamo visitato la Villa Romana di Casignana, ammirato splendidi mosaici, un efficiente complesso termale, perfettamente conservato, ma tutto questo posto era un po’ strano: una strada statale molto trafficata tagliava in due gli antichi tesori; la copertura che ha il compito di proteggere questi tesori era così orribile, enorme e goffa che quasi aveva catturato tutta la mia attenzione, distraendomi dal mosaico e dalle ingegnose soluzioni adottate nella SPA! Il restauro del complesso non era ancora terminato e la spazzatura era tutt’attorno e poi c’era questa enorme tribuna metallica che giaceva lì al sole, vuota e desolata, in mezzo a un campo di erba appassita. Non capivo. Ero confusa. Guardando l’insieme e riflettendo ho capito il motivo per cui ero affascinata da tutto questo… questa era esattamente la rappresentazione della sensazione avuta osservando molte parti della Calabria. Dove stiamo guardando? Mi sono chiesta ed è subito diventato chiaro che volevo – dovevo- lavorare con questo elemento».

Sigrid Calon, Luctor et Emergo, arazzo
(courtesy: Designing Grand Tour)

Così al computer ha realizzato un’immagine grafica di questa tribuna, prima usando questo elemento in modo molto semplice e giocando con le lettere come fossero le piastrelle di un nuovo mosaico.
E dopo aver tentato con 4 differenti versioni, ha provato a duplicarla, girandola a specchio: era nata una nuova forma. Posizionando attentamente le lettere-piastrelle intorno a questa nuova figura l’arazzo vero e proprio è apparso.
Ancora in parte insoddisfatta del risultato, perché le ricordava troppo alcuni ricami tradizionali, Sigrid ha provato a ruotare di di 90° gradi e…

«Ed eccolo lì, la nuova immagine era apparsa! Ero completamente sorpresa, questa versione aveva più potenza. Sì, mi piaceva. In questa c’era anche la ripetizione e la profondità! E in un secondo ci ho visto tutte le profonde vedute della Calabria. Ho visto la pienezza degli alberi della foresta silana, ho visto i panorami osservati dall’hotel, quelli osservati dalle finestre dell’antica Cattolica di Stilo. Ho visto SPERANZA. Ho sentito PASSIONE. Ho pensato che questo fosse un bellissimo e forte simbolo di diversi elementi della Calabria. Ho ri-arrangiato le piastrelle di lettere e questa volta le ho messe lettera per lettera. Niente di speciale, nessun pattern aggiuntivo, ma solo loro, nella loro bellezza integrale. Chiaro e semplice. Proprio buono. Il mio arazzo era lì! Il suo titolo è Luctor et Emergo. Combatto ed emergo. Si tratta del motto che si trova sullo stendardo della Zeeland, una provincia dei Paesi Bassi da dove provengono mio padre e la sua famiglia. È un fatto personale. Ma dà anche un’energia forte e positiva. Quanto al colore non ho avuto dubbi, volevo utilizzare il rosso. Rosso passione, rosso perché è bello, rosso come il sangue, rosso come i terremoti».

Potete osservare il lavoro di Sigrid e gli altri 6 arazzi di Designing Grand Tour presso Design Language:
Civica Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli”, Via Francesco Carchidio 2, Milano
Date: dal 4 al 9 aprile 2017

Orari: dalle 10.00 alle 20.00 (domenica fino alle 18.00)

Sigrid Calon, Luctor et Emergo, ispirazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, ispirazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, processo
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, processo
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, processo
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, prototipazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, prototipazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, prototipazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, prototipazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
Sigrid Calon, Luctor et Emergo, prototipazione
(courtesy: Designing Grand Tour)
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