Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017

In un libro il meglio della nuova fotografia femminile

La storia della fotografia al femminile, fin dai suoi esordi, è stata in parte anche una storia di autoritratti, di indagini introspettive, di sguardi sull’anima, il corpo, l’identità e la rappresentazione della donna (sottolineo in parte perché questo è uno dei temi sul quale è facile cadere nello stereotipo e c’è a chi piace pensare, in buona o in malafede, che il genere possa influenzare se non lo stile quanto meno i temi d’indagine di chi fa arte attraverso la fotografia: non è affatto così, e per approfondire consiglio il bel testo scritto da Giuliana Scimé che nel 2004 ha accompagnato la Biennale Internazionale di Fotografia di Brescia, dedicata al tema Appunti per una storia della fotografia al femminile).

Se penso a donne che fotografano donne o che si auto-ritraggono mi vengono in mente Julia Margaret Cameron (la primissima, la pioniera, che allestì una camera oscura nella carbonaia e trasformò il pollaio in una sala di posa), la ritrattista ungherese naturalizzata italiana Ghitta Carell («non fotografo il volto ma l’anima», diceva), gli scatti pieni di allusioni erotiche che Irina Ionesco faceva a sua figlia Eva, i (e le) “freak” di Diane Arbus, i travestimenti di Cindy Sherman, la poesia onirica e disturbante di Sarah Moon, quella realista e decadente di Nan Goldin, il surrealismo pop di Sandy Skoglund e quello disorientante di Francesca Woodman — per citare solo le autrici che, per studi universitari e prima e semplice curiosità poi, conosco un po’ meglio (tra l’altro Francesca Woodman, insieme a Julia Margaret Cameron e Florence Henri, è protagonista della mostra L’arte del femminile, inaugurata qualche giorno fa a Napoli).

Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017

Quali sono, però, le cosiddette “nuove leve”, le giovani artiste che riescono a raccontare qualcosa di nuovo o comunque di interessante in un mondo saturo di selfie e di auto-narrazione via social network? Probabilmente quelle che in questo tipo di panorama sociale ed estetico ci sono cresciute dentro.

La giornalista, curatrice e gallerista britannica di origini cingalesi Charlotte Jansen, che tra gli altri ha scritto per Dazed e scrive per ArtSlant ed Elephant Magazine, ne ha identificate 40, raccontandole e mostrandone le opere in un libro in uscita ad aprile per l’editore inglese Laurence King, intitolato Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze (qui il link ad Amazon).

Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017

Un libro che, stando al sito della casa editrice, «guarda a come le giovani donne stanno usando la fotografia e internet per esplorare i temi dell’immagine di sé, dell’identità femminile e dell’impatto che questo sta avendo sull’arte contemporanea».
192 pagine, 300 illustrazioni, il volume ha come protagoniste almeno tre generazioni di artiste, nate tra gli anni ’50 e la fine degli anni ’90, e provenienti da tutto il mondo — Stati Uniti e Turchia, Regno Unito e Sud Africa, Norvegia e Israele, Russia e Libano, Cina e Marocco (ma a quanto pare non dall’Italia, tuttavia non si può certamente tacciare la selezione di Charlotte Jansen come “anglocentrica”).

Aneta Bartos, Tonje Bøe Birkeland, Nakeya Brown, Juno Calypso, Anja Carr, Amanda Charchian, Petra Collins, Maisie Cousins, Nathalie Daoust, Shae DeTar, Lalla Essaydi, Maya Fuhr, Yaeli Gabriely, Petrina Hicks, Ayana V Jackson, Lebohang Kganye, Lilia Li-Mi-Yan, Pixy Liao, Alexandra Marzella, Rania Matar, Izumi Miyazaki, Monika Mogi, Zanele Muholi, Mihaela Noroc, Birthe Piontek, Elizabeth Renstrom, Marianna Rothen, Phebe Schmidt, Leah Schrager, Molly Soda, Johanna Stickland, Iiu Susiraja, Deanna Templeton, Yvonne Todd, Mayan Toledano, Jaimie Warren, Isabelle Wenzel, Aviya Wyse, Jessica Yatrofsky e Pinar Yolaçan — questi i 40 nomi, alcuni “nati” da percorsi più tradizionali (accademie, gallerie, riviste), molti altri partiti dal web, tra confusionarie pagine Tumblr, profili Instagram seguitissimi, video, neo-femminismo rivendicato attraverso fanzine, meme e miriadi di progetti paralleli in cui fotografia a volte fa rima con antropologia, altre con performance, altre ancora con net art, attivismo LGBT, giornalismo, moda, brand, pubblicità.

Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017
Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017
Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017
Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017
Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017
Girl on Girl: Art and Photography in the Age of the Female Gaze, Charlotte Jansen, Laurence King, aprile 2017
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