
È una mappa in continuo divenire, quella degli studi creativi. Aprono e chiudono, s’allargano, si trasformano, fioriscono sulle rovine di fabbriche che non ci sono più, invadono appartamenti, si nascondono dentro ad altri nomi — coworking, agenzia, atelier, bottega —, lasciando traccia del loro passaggio nell’apparire e scomparire dai campanelli dei palazzi.
Lo studio ideale non esiste, ma si può provare immaginarlo. Anzi, immaginarlo è una delle attività più gratificanti, perché mette l’asticella talmente in alto che uno può solo continuare incessantemente la ricerca del posto giusto, dello spazio giusto, della zona giusta, della luce giusta, della compagnia (o della solitudine) giusta e visto che il luogo in qualche modo racconta chi lo abita ma a sua volta modifica chi ci sta dentro, questa caccia perpetua che fluidifica le idee non può che far bene al lavoro di chi progetta e crea.
Milano, che è probabilmente la città italiana con la più grande concentrazione di agenzie, atelier e studi, ne è la dimostrazione. Una mappatura completa e, soprattutto, definitiva è impossibile. Ma da qualche anno a questa parte c’è un festival costruito proprio sulla vitalità del panorama creativo cittadino e sugli studi come luoghi in cui si teorizza, si pratica ma soprattutto si allacciano connessioni, spesso inaspettate.

Ideato e curato da Claudio Corfone e Rebecca Moccia insieme a Vincenzo Chiarandà e Anna Stuart Tovini di Premiata Ditta, Studi Festival è arrivato alla sua terza edizione.
Per cinque giorni, dal 14 al 18 marzo, decine di spazi provati aprono le porte al pubblico per una serie di mostre organizzate da artisti e designer che invitano altri artisti e designer a esporre nel loro studio.
Ciascuna delle cinque giornate del festival accende il riflettore su una zona diversa della città: si comincia martedì 14 con Milano Nord Est, si prosegue con Milano Est, poi Sud, poi Ovest/Centro e infine Nord/Ovest, anche se gran parte delle mostre rimangono in esposizione anche dopo la fine del festival.
Il (ricchissimo) programma completo si può scaricare qua.