Su Instagram c’è un dizionario illustrato sulla cucina e la tavola giapponese

Dalle bacchette al tovagliolino caldo, dal sake (a proposito, hai mai visto come lo fanno? C’è un intero film che lo mostra: qua il trailer) al té bollente, fino ad arrivare al riso, le zuppe, le infinite varianti di sushi…

La cucina giapponese la conoscono tutti ma imparare i termini giusti non è poi così semplice, per questo lo studio di design Pompette — il cui nome non è uno stravolgimento dell’italiano polpette ma un termine francese che significa brillo, alticcio — ha deciso di realizzare delle “flash card” illustrate che mostrano piatti, condimenti ed elementi della tavola (compresi alcuni optional come stuzzicadenti e posacenere) col loro ideogramma, la pronuncia e la traduzione in inglese.

Il tutto viene poi pubblicato su Instagram (@nihongo_flashcards), dove ogni uscita è accompagnata anche da qualche dritta o curiosità sul piatto in questione: ad esempio, spiegano quelli di Pompette, il classico maguro, riso e tonno rosso, è il modo migliore per valutare la qualità di un ristorante di sushi perché il tonno perde rapidamente la propria freschezza.

Altra chicca: nel dizionario illustrato in fieri non ci sono solo le ricette della gastronomia tradizionale giapponese ma anche svariate “importazioni”, come ad esempio le patatine fritte, i würstel alla tedesca (i frankfurter, che i giapponesi chiamano furankofuruto!), i famigerati spaghetti alla bolognese (meeto so-su supagetti) col ketchup al posto della salsa di pomodoro, e gli spaghetti alla napoletana (sic!), preparati con cipolla, peperoni, funghi, bacon e pomodoro, anche in questo caso sostituito spesso e volentieri col ketchup.

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