Fratello del miliardario repubblicano Henry Kravis, a 77 anni George R. Kravis II è uno dei più grandi collezionisti di industrial design a livello mondiale.
Kravis ha cominciato a raccogliere pezzi fin dagli anni ’60, dopo aver fatto una fortuna nel settore radiofonico, e soprattutto negli ultimi 10 anni ha messo insieme una quantità incredibile di pezzi, diverse migliaia, recuperati soprattutto alle aste (comprese quelle online, vedi eBay), donando spesso parte del suo “tesoro” ai musei.
Tra le più sostanziose donazioni c’è quella fatta al Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum di New York, che lo scorso 28 aprile ha inaugurato una mostra (aperta fino a marzo 2017) dedicata proprio alla collezione Kravis.
Tra radio, impianti stereo, accessori per la tavola, pezzi d’arredamento, macchine fotografiche, calcolatrici, lampade, macchine per scrivere, l’esposizione (che si può ammirare anche online, visto che è stato fotografato e digitalizzato quasi tutto) è davvero imperdibile per chi è appassionato di design e di modernariato.
E tutto il resto della raccolta? Quello sta un po’ più fuori mano, a Tulsa, in Oklahoma, città natale dell’imprenditore, dove Kravis tre anni fa ha fatto costruire il Kravis Design Center, il quale, in collaborazione con Skira Rizzoli, ha da poco dato alle stampe, quasi in concomitanza con la mostra newyorkese, un bel volume intitolato 100 Designs for a Modern World: Kravis Design Center.
Il libro, di cui puoi vedere una piccola preview, mette assieme 100 tra i più interessanti e a volte bizzarri esemplari di “design moderno”, quelli che nelle epoche in cui sono stati prodotti avevano il sapore immaginifico (che talvolta faceva rima con metallico, tal altra con plasticoso) del futuro.