(foto via flickr.com/photos/dougsheley)

Tesori d’archivio: le giacche decorate dei bombardieri americani della II Guerra Mondiale

Erano poco più che ragazzini quando l’aeronautica americana li imbarcava sugli enormi bombardieri diretti in Europa e in Asia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Venivano da tutto il paese, avevano accenti diversi, storie diverse, famiglie diverse. Ad accomunarli, una targhetta identificativa, la divisa da soldati, la consapevolezza di poter non tornare più a casa e un giacca, la A-2, data in dotazione a tutti gli aviatori dell’esercito degli Stati Uniti.

Realizzato da oltre dieci fornitori ed evoluzione del modello A-1—considerato lo “standard” fino a qualche anno prima—l’A-2, i cui esemplari originali d’epoca oggi possono valere anche migliaia di dollari, diventò prima una sorta di simbolo dell’America in guerra e poi, passando prima per il cinema (innumerevoli i film bellici in cui veniva indossato, vedi John Wayne, vedi Gregory Peck…), finì con l’entrare nelle sottoculture giovanili, addosso alle gang di motociclisti degli anni ’50 e ’60 e pure Fonzie, il personaggio di Happy Days, ne portava una variante.

(foto via flickr.com/photos/dougsheley)
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Ma per i giovani militari—così come, negli anni seguenti capitò coi motociclisti—l’A-2 era soprattutto una sorta di “tela” da disegnare, sulla quale dipingere slogan, giochi di parole, doppi sensi, scaramanzie e frasi-talismano, umorismo nero e ovviamente tante, tantissime pin-up, da una parte per personalizzare una divisa altrimenti uguale per tutti, dall’altra per mostrare la propria appartenenza a un gruppo: ogni equipaggio, infatti, aveva la sua.

Con motti e nomi (che spesso riprendevano i nomignoli degli aerei su cui erano imbarcati) come Decollo allettante, Paradiso del post-sbornia, La figlia dell’agricoltore, Demone urlante, Scagnozzi dell’inferno, Corpo da favola, Il paradiso può attendere e così via, queste foto, raccolte su Flickr da Doug Sheley—appassionato di memorabilia militari e volontario presso il Museum of Missouri Military History—ne mostrano alcuni esempi, alcuni più grezzi, altri curatissimi, ciascuno accompagnato da informazioni base come date, aeroplano ed esito delle missioni (alcune delle quali, chiaramente, finite male; ma, in ogni caso, se andava bene a quelli che stavano per aria andava male a quelli che stavano sotto di loro…).

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