I cacciatori di insegne spopolano, nostrani o stranieri, stanno fotografando e archiviando quanto è possibile “collezionare”. Così come non manca chi scova bellissimi pavimenti e li fotografa (con le proprie appendici piantate sopra), fino ad ora però non mi ero però mai imbattuta in un cacciatore (anzi due) di carta da parati. Elena ed Alessandro sul loro sito Soviet Innerness (così come sui loro account Instagram) fotografano e catalogano vecchie carte da parati sovietiche.
Carte da parati lise, provate dalla polvere del tempo, dalla vita familiare o lavorativa, in edifici ormai fatiscenti, spesso abbandonati. Su queste carte fanno capolino fiori, vecchi numeri della Pravda, i loghi indossati alle Olimpiadi e tante altre immagini che raccontano quella che fu la vita nell’URSS dietro alla cortina di ferro.