Storie da non raccontare: nove storie illustrate nate dalla collaborazione tra una graphic designer e tanti artisti

Lara Caputo è una giovane graphic designer di base a Milano che fino a poco tempo fa lavorava in uno studio creativo.
Nei classici “ritagli di tempo” (espressione che mi ha sempre fatto pensare a un onnipotente bimbetto-delle-stelle con le forbici in mano intento a ritagliare scampoli di tempo e libertà da regalare a noi umani quando abbiamo più bisogno di star un po’ con noi stessi), nei ritagli di tempo, dicevo, Lara ha cominciato a scrivere storie. E pure quando se ne tornava a casa dall’ufficio, di notte si metteva a scrivere e scrivere, e dopo aver scritto e scritto pigliava in mano le forbici, esattamente come il bambino-delle-stelle, e si metteva a fare dei collage da accompagnare alle storie.

Quei collage poi Lara li scansionava, li metteva in un libricino, assemblandoli ben bene con i testi, e il libricino già impaginato lo spediva poi a un illustratore o un’illustratrice, invitandoli a disegnarci sopra, ciascuno col proprio stile, interpretando la storia e in qualche modo dialogando con i collage, «creando dei giochi tra le immagini di partenza e quelle finali», come mi ha raccontato lei quando l’ho conosciuta qualche giorno fa, qua a Bologna, durante la quarta edizione di Fruit Exhibition.

Finora ho parlato al passato. Ma solo perché Lara non lavora più in uno studio, ha deciso di fare la freelance e ora ha più tempo da dedicare al suo progetto, che si chiama Storie da non raccontare e col quale ha collaborato con artisti sempre diversi producendo finora nove libri per altrettante storie brevi e buffe, sognanti, surreali, musicali, di chiara impronta “rodariana”, che si possono anche acquistare online.

Lara, che tra l’altro ci sa fare—e molto—coi bambini (poco dopo aver parlato con lei mi sono messo a chiacchierare coi suoi vicini di tavolo e lei, armata soltanto di un blocco di Post-It e un timbro ha intrattenuto e totalmente conquistato mia figlia, che avevo portato con me al festival) mi ha spiegato che Storie da non raccontare è un progetto che vorrebbe crescere e che «le uscite editoriali in forma di fanzine sono solo il primo step. In futuro immagino anche altre forme di espressione per le storie».
Una di esse, quella di M&O, illustrata da Alina Vergnano, è intanto diventata anche un’animazione (qua sotto c’è il video), grazie al coinvolgimento di Federica D’Urzo, un’amica di Lara, l’ennesima tessera di un mosaico fatto di ottimi talenti.