Basta avere uno smartphone, Instagram, un buon occhio e la capacità di tenere la testa tra le nuvole per scovare le geometrie essenziali delle architetture davanti alle quale passiamo ogni giorno o giù di lì: per il resto non è poi così difficile entrare nel Geometry Club.

Si tratta di un “circolo”—se così vogliamo definirlo—tutt’altro che riservato, fatto di appassionati sparsi per mezzo mondo che si riuniscono idealmente attraverso l’omonimo hashtag #geometryclub e postano foto perfettamente simmetriche dei palazzi, visti dal basso e immortalati in modo che l’apice del triangolo che ne esce fuori combaci col centro dell’immagine e gli altri due angoli vadano a cadere ai margini destro e sinistro.
Le foto che rispettano queste indicazioni, tutte rigorosamente in bianco e nero, vengono poi ripubblicate sul profilo Instagram (che al momento di scrivere questo post ospita 122 scatti) e sul sito del club, andando a formare un lungo flusso di geometrie naturali che sembrano provenire direttamente da un mondo ideale, e talvolta rassomigliano a piramidi aliene, a misteriosi monoliti, a futuristici templi, a rampe di lancio verso l’infinito.
Tra l’altro, al netto delle ossessioni per linee e angoli, il progetto ha anche un bell’effetto “collaterale”, e cioè di segnalare, dettaglio dopo dettaglio, piccoli/grandi gioielli architettonici, alcuni celebri, altri poco conosciuti o del tutto anonimi, provenienti dalle grandi metropoli del mondo come pure dalle province più defilate.