Save the date | Illustri, il meglio dell’illustrazione italiana (e non solo) in mostra a Vicenza

l'illustrazione del manifesto ufficiale è di Pablo Lobato
l’illustrazione del manifesto ufficiale è di Pablo Lobato

Quando un festival che esiste da soli due anni ti sembra che sia sempre stato lì—una certezza, una rassicurante presenza (c’è, dunque tutto va bene)—allora significa che chi l’ha organizzato ha lavorato bene, significa che è andato a occupare una nicchia che finora era rimasta scoperta, o in cui chi aveva provato a mettercela, la proverbiale coperta, ne aveva portata una troppo corta e se la tiravi da una parte lasciavi al freddo quell’altra.

Pare quindi incredibile che questa sia appena la seconda edizione di Illustri, evento organizzato dall’omonima associazione, fondata da Ale Giorgini, che nasce non soltanto per curare iniziative di questo genere ma anche e soprattutto per mettere assieme tutta una serie di attori—professionisti e non—del mondo dell’illustrazione italiana per scambiarsi informazioni, supportarsi a vicenda, dare “lustro” (dopotutto l’etimologia la radice etimologica è la medesima di “illustrare”) a una professione che anche se negli ultimi anni ha visto un incremento di visibilità senza precedenti, non è ancora pienamente riconosciuta come meriterebbe—da qui anche l’idea di un forum permanente che verrà attivato nel 2016.

E dopo i grandissimi numeri macinati con la prima edizione, nel dicembre del 2013, Illustri si trasforma in biennale e si presenta ai blocchi di partenza con una cinque-giorni densi di mostre, workshop, incontri nonché eventi “off” (il vero indice di successo di una manifestazione: quando anche altre realtà della città che ospita un festival ne capiscono la portata e i benefici e si mettono in scia).

Accanto alle tre mostre principali—Illustri (una collettiva con 150 opere di 11 autori italiani già affermati), Saranno Illustri (che accende i riflettori sulle giovani promesse) e Illustrissimo (che allarga lo sguardo fuori dai confini nazionali, con una personale dell’artista argentino Pablo Lobato—le splendide location vicentine ospiteranno anche la personale di Shout, quella a tema “bici” di Riccardo Guasco, le mappe di Francesco Poroli, una collettiva a tema “sport” e un omaggio al grande Toni Vedù, scomparso lo scorso aprile.

E questa è solo la (luccicantissima) punta di un iceberg—il programma (ma ti consiglio di seguire pure la pagina Facebook)—che trovi qua, mentre l’imperdibile catalogo è già pronto per la pre-vendita, così come la monografia su Pablo Lobato.

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