Dentro ci sono tutti. Tutti quelli che negli ultimi anni hanno in qualche modo contribuito a immaginare, a fare, a ripensare e rinnovare la moda italiana. E a raccontarla, a costruirne (o, perché no, destrutturarne) l’immagine, a immortalarla attraverso le parole, i segni o le tracce lasciate dalla luce su una pellicola o un sensore elettronico.
Marchi e stilisti, fotografi e illustratori, stylist e riviste, e dentro ci siamo anche noi di Frizzifrizzi, dai bit ai sacri muri della Triennale di Milano, dove stasera inaugura Il nuovo vocabolario della moda italiana, una mostra nata dall’ambiziosissimo obiettivo di riassumere gli ultimi vent’anni o giù di lì della moda in Italia, dal 1998 a oggi, un periodo complesso, fatto di iper-frammentazione e di nicchie, di crisi e di rinascite, di esplosione del digitale e di nuove strategie di marketing e comunicazione, dopo i fasti del grande Made in Italy del passato e dopo l’era delle supermodelle.
Un lavoro immane—innanzitutto di ricerca e selezione e poi di catalogazione e allestimento—quello che Paola Bertola e Vittorio Linfante, i curatori della mostra, hanno deciso di portare avanti. Impossibile da realizzare senza una nutrita schiera di collaboratori e informatori che per mesi e mesi (io è dalla scorsa estate che so del progetto e più di una volta mi sono chiesto: «ma come faranno?») hanno intrecciato esperienze e percorsi e culture e visioni per arrivare a una sintesi, per arrivare a 100 nomi.
Dedicata alla memoria di Elio Fiorucci, la mostra si articola in tre sezioni (vocabolario, narrazioni e biografia) e si sviluppa per lemmi, proprio come un dizionario (Materia, Costruzione, Ornamento, Dettaglio, Laboratorio…), mostrando anche tutta la filiera creativa e produttiva, e offrendo ai visitatori una vera e propria “fotografia dinamica” (visto che molto di ciò che è in esposizione, non soltanto le riviste digitali come Frizzifrizzi) è tuttora “in fieri”.
[cbtabs][cbtab title=”INFO”]Il nuovo vocabolario della moda italianaQUANDO: 24 novembre 2015 — 6 marzo 2016
OPENING: 23 novembre | 19,00 (su invito)
DOVE: La Triennale di Milano | viale Alemagna 6, Milano[/cbtab][cbtab title=”MAPPA”][/cbtab][/cbtabs]