Nato nel New England nel 1880 e formatosi ad Harvard come ingegnere meccanico, William Cope Brinton diventò, nei primi del ‘900, grazie a due testi fondamentali e alla sua attività a capo dell’Associazione Statistica Americana, una delle maggiori figure di riferimento nell’ambito del cosiddetto “information design”, la disciplina che si occupa della rappresentazione visiva dei dati astratti, che è poi il ruolo delle tanto citate “infografiche”.
Un’approfondita conoscenza della materia e un’altrettanto grande capacità didattica fecero di Brinton l’uomo ideale per rivoluzionare l’approccio alla comunicazione delle informazioni del XX secolo, per definire nuovi standard, e soprattutto per far comprendere agli operatori di molti settori non solo l’importanza ma la vera e propria necessità di presentare fatti e cifre e ricerche in modo comprensibile ed efficace.
Nell’introduzione al suo primo libro, Graphic methods for presenting facts, pubblicato nel 1914, Brinton scrive che una volta raccolti e studiati i dati—anche se grazie a questi si arriva a una soluzione di un qualche il problema—il lavoro non è da considerarsi finito, perché quei dati e quelle soluzioni bisogna poi presentarli in maniera efficace in modo che vengano compresi, senza possibilità di fraintendimento (pensa anche soltanto alla segnaletica: se è ambigua o, peggio, incomprensibile, può mandarti dalla parte sbagliata).
Quel libro—che è possibile sfogliare integralmente su Archive.org—fu una vera pietra miliare, che innestò i suoi precetti nei settori più disparati: dall’economia al giornalismo, dalla scienza alla didattica, dalla pubblica amministrazione al marketing e alla comunicazione commerciale.
Ma il vero capolavoro di Brinton fu il successivo Graphic presentation, un corposo volume, densissimo di materiale, in cui l’autore passa in rassegna decine e decine di tecniche di rappresentazione dei dati, dai grafici a barra alle illustrazioni e i fumetti, analizzando e mettendo a confronto tutta una serie di usi virtuosi e usi sbagliati, segnalando le corrette modalità di comunicazione in base all’uso, allo scopo e al contesto, e riuscendo a condensare nel libro anche una guida pratica d’introduzione alla grafica (abbinamenti colore, caratteri tipografici, tipi di carta, uso delle illustrazioni e del materiale fotografico…).
Uscito nel ’39—curiosamente entrambi i libri di Brinton furono pubblicati alla vigilia delle due grandi guerre che sconvolsero il mondo nel XX Secolo—per fortuna anche Graphic presentation, è interamente disponibile online.