Tutte le volte che doveva finire il mondo

La House of Yahweh, setta texana fondata da Yisrayl Hawkins, ex poliziotto, comunicò ai suoi adepti (via newsletter!) che il 12 settembre del 2006 sarebbe iniziata una guerra nucleare che avrebbe poi presumibilmente portato all’estinzione del genere umano.
La guerra non c’è stata e noi siamo ancora qua.

Il 16 ottobre del 2011 la cometa C/2010 X1 (per gli amici: Elenin) doveva schiantarsi sulla terra e sterminare ogni forma di vita. Altre meno apocalittiche versioni sostenevano che sarebbe passata troppo vicina al nostro pianeta causando cataclismi immani.
Ma la cometa non ci arrivò mai ad ottobre. Il 10 settembre dello stesso anno venne disintegrata dal Sole.
E noi siamo ancora qua.

Il “profeta” portoricano José Luis de Jesús Miranda, fondatore e leader della setta Creciendo en Gracia, sosteneva di essere la reincarnazione sia di Gesù che dell’Anticristo e aveva stabilito che tra il 30 giugno e il 1 luglio del 2012 sarebbe arrivata la fine del mondo e che lui e sui seguaci si sarebbero trasformati in esseri immortali capaci di volare.
José morì l’8 agosto del 2013 di cirrosi epatica. E noi siamo ancora qua.

Secondo i Maya dovevamo tutti lasciarci le penne tre anni fa, il 21 dicembre 2012.
Ma siamo ancora qua.

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Per quel mattacchione di Rasputin la tempesta di fuoco che avrebbe distrutto la vita sulla terra e preparato la nuova discesa di Cristo doveva arrivare il 23 agosto del 2013.
Ma siamo ancora qua.

Il prossimo appuntamento con la fine del mondo è piuttosto lontano. Si parla del 2020 (sincronizziamo gli orologi) e la previsione è opera dell’astrologa Jeane Dixon, ispirata—sosteneva lei—da Dio in persona.
La Dixon—che tra l’altro aveva già bucato un’altra profezia (fine del mondo: 4 febbraio 1962)—è morta a 93 anni nel 1997, quindi nel 2020 non ci sarà. Noi, al contrario, speriamo di sì.

Nel frattempo, per ingannare il tempo che ci resta prima dell’Armageddon, consiglio di consultare questa bella infografica che riassume tutti pronostici apocalittici della storia dell’uomo, realizzata organizzando le informazioni presenti su Wikipedia in una pratica linea temporale che per ogni tappa racconta un minimo di retroscena e indica, attraverso una serie di simboli, l’origine religiosa, astrologica, scientifica o fanatica della previsione.

Da notare l’escalation di profezie a partire dagli anni ’70. Anche se la vera superstar del “settore” è Harold Camping, evangelista e conduttore radiofonico americano che riuscì a predirre ben 6 apocalissi. Sbagliandole tutte quante.

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