“Una foresta”, 2015, © Maria Silvano

I rami e le foglie di Berlino, nelle fotografie di Maria Silvano

Vi è mai capitato di vedere pubblicate delle foto che vi piacciono e di lì a poco assistere alla materializzazione di chi le ha scattate? A me sì, quando a Berlino ho conosciuto Maria Silvano.

Per i lettori di Frizzifrizzi—solo quelli con una buona memoria—questo nome non è nuovo: le fotografie di Maria sbucano spesso nella rubrica settimanale Flickr/Week(r), per esempio in quella dedicata alle piscine, dove una ragazza con la faccia nell´acqua si fa cullare dalle onde calme in cui è immersa.
Abitando la stessa città e con un caro amico in comune, non è stato difficile organizzare con Maria una chiacchierata a base di fotografia, Berlino e vino bianco.

Il lavoro di Maria è segnato da una costante ricerca del bello e vi assicuro che, per chi viene da Venezia come lei, questo “bello” non è così scontato a Berlino.
Mentre per la città di origine prova un amore che diventa quasi violento—come quello per un ex fidanzato che forse non si voleva del tutto lasciare—nella capitale tedesca l’artista riconosce la necessità di scovare altre bellezze, meno superficiali, da cui nascono i temi su cui si sviluppano i suoi progetti fotografici.

“Ramificazioni”, 2014, © Maria Silvano
“Ramificazioni”, 2014, © Maria Silvano

Negli scatti di Ramificazioni, un lavoro sull’immigrazione a Berlino degli ultimi cinque anni, i soggetti si fondono e confondono con rami di alberi. Chi abita all’estero rafforza con la distanza le proprie radici preparando così una fioritura lontana dalla prima casa—che è proprio quello che ha vissuto sulla sua pelle anche Maria.

La natura diventa più interessante in una città come Berlino, che in fondo a Maria nemmeno piace ma a cui riconosce il merito di averla liberata da tutti i (pre)giudizi facili e inutili a cui siamo abituati in Italia.
In estate, i paesaggi lunari berlinesi, si trasformano in foreste, fatte di foglie che ricordano la circolarità della vita. Foglie che diventano fotografie e si popolano di volti nel progetto intitolato Una foresta.

I lavori di Maria Silvano sono una delicata poesia da custodire nel cuore, una piccola cura per arginare lo smarrimento che spesso sorprende quando si è concentrati nella costruzione di una nuova casa altrove.
E per chi non ha la fortuna di incontrarla—come me—a Berlino, il prossimo appuntamento in Italia è fissato per il 6 novembre presso Interno 12, a Padova, dove verrà inaugurata la mostra Ramificazioni.

“Una foresta”, 2015, © Maria Silvano
“Una foresta”, 2015, © Maria Silvano
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