Se per una inspiegata congiunzione cosmica l’enogastromania da cui siamo innegabilmente circondati si sviluppa pressoché simultaneamente a un periodo di fermento—senza precedenti nella storia recente—per quanto riguarda le riviste in generale e quelle indipendenti in particolare, allora c’è da aspettarsi che l’argomento “food” venga sviscerato, tra le pagine dei magazine, in ogni suo possibile aspetto/approccio, compreso quello dell’orientamento sessuale.
Nell’esplorazione dell’intersezione tra cibo e cultura gay c’era già stata una fanzine—Mouthfeel—ad aprire la strada, ma ora il panorama si arricchisce di una rivista vera e propria, fondata a Brooklyn da Alex Kristofcak, Lukas Volger e Steve Viksjo—rispettivamente editore, direttore editoriale e direttore creativo.
Il semestrale, finanziato attraverso Kickstarter, si chiama Jarry. Il nome è la traduzione dal Polari—un gergo di strada usato un tempo nel Regno Unito e in Irlanda da marinai, gente del circo, malfattori, prostitute nonché dalla comunità gay—di “cibo” e di “mangiare”.
Sottotitolo della pubblicazione: Men + Food + Men…







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