75 tra i designer più importanti degli ultimi centotrent’anni, quelli che hanno rivoluzionato la comunicazione grafica, forzandone i confini, esplorando tecniche e metodologie, mostrando nuove strade. Sono i grandi visionari del graphic design, talvolta sconosciuti ai più, ma la cui opera ha segnato l’estetica dell’epoca in cui sono vissuti (spesso e volentieri riuscendo a influenzare anche chi è arrivato decenni dopo di loro), oltre alla pubblicità, il modo di raccontare attraverso immagini e testo, la cultura visiva tutta.
Rivolto soprattutto ai “profani”, Graphic Design Visionaries raccoglie in ordine cronologico le storie e le opere di grandi innovatori a partire da fine ‘800, con mostri sacri come l’olandese Piet Zwaart, che fu anche insegnante al Bauhaus, per arrivare a contemporanei come Stefan Sagmeister, Pentagram, The Designers Republic (tra l’altro pare che nelle future edizioni si aggiungeranno nuovi nomi), passando per giganti come Bruno Munari, Leo Lionni, Giovanni Pintori, Saul Bass, Bob Noorda, Wim Crouwel, Milton Glaser, Massimo Vignelli, oltre a decine di grandi maestri spesso conosciuti solo agli addetti ai lavori, per un totale di 312 pagine piene di immagini e informazioni.
Il libro, in uscita ad agosto 2015, pubblicato da Laurence King, è curato da Caroline Roberts, editor di una vera e propria “bibbia” del settore come la rivista Grafik.
Aggiornamento:
sul sito dell’editore le copie sono esaurite e una nuova edizione è in lavorazione.
Su Amazon, invece, ce ne sono ancora alcune a disposizione.