Le carte da gioco ispirate a quelle del mitico Solitaire di Windows

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Sia benedetto chi ha inventato l’ALT+TAB, la combinazione di tasti che ti permette di cambiare finestra in un lampo e passare — con discrezione e senza sbadate contorsioni del braccio che tiene il mouse — dal solitario al documento di lavoro quando il capo passa di lì, o dal video porno al solitario quando il parter o i genitori sono nei pressi.

In entrambi i casi il caro, vecchio solitario è sempre lì, come peccato da coprire o come copertura di un peccato ben peggiore.
E chi ha passato i gloriosi anni della gioventù davanti al piatto tappeto verde fatto di pixel di Solitaire, ritroverà il piacere di giocarci in analogico con questo mazzo di carte che si ispira proprio all’ormai leggendario software introdotto a partire da Windows 3.0 e inventato nell’89 da uno stagista che lavorava da Microsoft — tale Wes Cherry, che non ricevette un dollaro dalle royalties (e fotse uno dei tanti motivi per cui Bill Gates ha fatto i soldi).

A realizzarlo per il marchio di Brooklyn Areaware è stata la stessa designer che originariamente disegnò (su MS Paint!) il mazzo: Susan Kare, che prima di passare a Microsoft lavorò da Apple realizzando, tra le altre cose, la maggior parte delle icone e delle font (vedi Chicago, Geneva, Monaco) del primo sistema operativo della mela, alcune delle quali le usiamo ancora oggi.

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