Adrian Hogan è un illustratore australiano che dal 2013 vive a Tokyo.
Chiunque abbia trascorso un po’ di tempo con un illustratore, sa bene, e lo ha imparato a proprie spese, che non ci sono documenti che si salvano, bollette dell’Enel, biglietti dei treni, preziose riviste, etichette di vino, acqua, succhi, liste della spesa, retrocopertine dei libri, tovaglie di carta nelle osterie, copertine de La Freccia se si è sul treno anche solo per 30 minuti, lavagnette di nipoti varie, la tua agenda se siete in attesa e proprio non c’è altro su cui sfogarsi, loro prenderanno a disegnare su tutto, qualsiasi supporto. Per consolarti spesso dicono che da piccoli era anche peggio, che allora disegnavano anche il pavimento e i muri di casa…
Beh Adrian Hogan ha deciso di dar sfogo ai suoi irrefrenabili impulsi sui bicchieri di carta per il caffè. Ha iniziato quando Mariya Suzuk gli ha chiesto di partecipare a un’esposizione a tema caffè a Tokyo, ma poi, immagino compiaciuto dal risultato, non ha più smesso!
Panorami, scorci, momenti di vita quotidiana, dettagli minuscoli, che alla maggior parte degli osservatori sfuggirebbero, tutto su bicchieri di carta. Non solo, dopo aver eseguito l’opera, Hogan la riprende nel contesto urbano che lo ha ispirato.
«Utilizzare la tazza di caffè è diventato un modo divertente per rinfrescare il mio approccio al disegno», ha detto Hogan. «Non si può vedere tutta la scena, mentre si disegna, quindi si deve lavorare da un capo all’altro, analizzando sezione per sezione».
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