Il classico “consiglio della nonna” (poi ripreso persino dal mitico Manuale delle Giovani Marmotte) è di utilizzare i fondi del caffè per fertilizzare il terreno e tenere lontani i parassiti dalle piante.
Ma sono decine i siti e i forum che propagandano usi alternativi: come deodorante per frigo, per scarpe; come detersivo contro le macchie di mobili e pavimenti; per accendere il fuoco al posto della diavolina; come balsamo per capelli (umani) e peli (animali); come trattamento per la pelle; come base per tinture e vernici natuali; persino come scaccia-gatti che vogliono usare il tuo cortile per fare la pipì.
Ma il designer tedesco Julian Lochner ha trovato anche un’altro modo per utilizzarli, trasformandoli in un materiale da sostituire alla ceramica per realizzare tazzine da caffè… fatte di caffè.
Il progetto ha iniziato a prender vita nel 2009 in quel di Bolzano, durante un master, e la sperimentazione è poi proseguita a Berlino, dove Lechner tramite il più classico dei procedimenti — prove ed errori — è riuscito a creare la perfetta miscela di fondi di caffè, colle naturali e particelle di legno in modo tale da avere una pasta malleabile ma resistente, atossica, ecosostenibile, lavorabile industrialmente, lavabile (anche in lavatrice) e quindi utilizzabile come tazzina — che tra l’altro conserva l’odore originario del caffè.
Esposte per la prima volta in pubblico qualche giorno fa presso l’Amsterdam Coffee Festival, le Kaffeeform si possono ordinare online.