Romantici dal cuore infranto, nostalgici del film Harry ti presento Sally, amanti del graphic design, del lettering e dell’umorismo, ho trovato il libro che fa al caso vostro: 40 Days of Dating!
Immagino però che per la maggior parte di voi sia necessario fare un passo indietro. Era il 2013 quando il designer 32enne Timothy Goodman e la sua “fino ad allora” platonica amica di lunga data Jessica Walsh, allora 26enne, entrambi residenti a New York ed entrambi single, decisero di imbarcarsi in una strana avventura. I due decisero di uscire insieme per 40 giorni (40 perché pare che ci sia un detto “ci vogliono 40 giorni per fare un’abitudine”) e di farlo con spirito di abnegazione e con dedizione scientifica alla causa, cercando di correggere l’un l’altro le cattive abitudini in fatto di uscite a due.
Perché, spiegarono all’epoca, volevano fare un tentativo per esplorare (e se possibile risolvere), cito, “le nostre abitudini e paure nelle relazioni”. Lei manco a dirlo era alla costante ricerca di “quello giusto”, lui invece non voleva “perdere la propria libertà” e non riusciva a “lasciarsi andare”. Così si videro ogni giorno per 40 giorni, fissarono almeno tre uscite a settimana e almeno una seduta da uno psicoterapeuta di coppia. Non solo, si spinsero oltre, un giorno per esempio, il trentunesimo, si tennero per mano tutto il dì, persino mentre uno o l’altro andava in bagno, e ripresero tutto in un video.
Torniamo al presente, dovete sapere che i due non si sono fidanzati e non vivono insieme felici e contenti, ma l’esperimento documentato allora in un blog, che aveva avuto un enorme successo, ora è confluito nel libro di cui sopra e presto in un film.
I due non si erano limitati ad uscire e raccontare le uscite sul blog ma avevano assoldato amici artisti, designer di ogni genere e specie per creare le illustrazioni e il lettering necessario ad accompagnare le regole che si erano dati e i post che giornalmente pubblicavano.
È vero, davanti a tutta questa studiatissima operazione, in cui ogni singolo elemento è pensato minuziosamente e ha sempre un occhio strizzato al design ed all’arte, qualche sospetto viene nella mente dei malpensanti. Ma che si sia trattato veramente di un esperimento di ri-educazione sentimentale tra due amici, o di un intelligente progetto di design, o di una via di mezzo, almeno per la sottoscritta poco importa, perché lo trovo interessante e visivamente stimolante.
Voi potete comprare il libro e/o i singoli pezzi di arte creati per il blog e/o aspettare il film e/o provare a farvi venire un’idea altrettanto diverte se non per guarire dalla vostre ferite e rimediare l’anima gemella, almeno per far parlare un po’ di voi.
