La prima volta che abbiamo pubblicato un post su di lei, era il lontano 2007. Mariella Di Gregorio aveva appena portato a termine i suoi studi artistici a Palermo, si era trasferita a Milano, dove aveva dato vita all’omonimo brand per cui creava “particolarissimi bijoux, costruiti usando i cocci di vecchi piatti di porcellana” — così di lei allora aveva scritto Simone.
Sono passati 8 anni, lei continua la sua attività con la stessa energia ed entusiasmo, e a quanto pare anche noi.
Mariella crea ancora gioielli in cui “contaminazioni passate e recenti si mescolano in un mondo senza tempo, gioielli di oggi che sembrano di ieri per una donna che vuole essere classica ma allo stesso tempo unica e diversa”. Gioielli in cui ogni frammento di ceramica è per taglio, sinuosità, decoro, stile, provenienza e anno di produzione diverso e unico, e li incastona in oro e argento.
Ma ora crea anche borse, realizzate a mano da artigiani italiani: le Bag Metrò, che come i vagoni della metropolitana “contengono e trasportano”, realizzate in in vitello spazzolato, bulloni e lamiera in acciao inox. E le Wave Bag, in cui dei ricci di pelle, a contrasto con le forme squadrate della borsa, richiamano le onde del mare.