A fine ‘800, mentre la Cina era governata dalla dinastia Qing, il Giappone dell’imperatore Mutsuhito conobbe una rapida modernizzazione e occidentalizzazione. Decisi a diventare una potenza mondiale, i giapponesi appoggiarono una rivolta scoppiata in Corea contro il governo filo-cinese che non voleva aprirsi al commercio col Giappone e con l’Occidente e tra trattati, compromessi dalla vita breve e continue “scaramucce”, alla fine si arrivò alla guerra, che iniziò il 1° agosto del 1894 e si concluse un anno dopo, il 17 aprile del 1895, con la vittoria giapponese, grazie a una flotta navale più potente e moderna.
Esattamente come oggi ci sono i reporter di guerra, all’epoca le notizie dal fronte, su entrambi i lati del conflitto, venivano date dagli artisti attraverso un’incessante produzione di stampe. E se già fotografia e filmati possono distorcere e manipolare la realtà (pensa ai conflitti odierni e alle narrazioni spesso opposte costruite magari sulle stesse immagini) figuriamoci la “libera interpretazione artistica” degli inviati.
Sono decine le opere giunte fino a noi, ora in mostra in una spettacolare esposizione online nata dalla collaborazione tra la British Library e il Japan Center for Asian Historical Record.
Qua sotto una piccola selezione (in totale, online, ci sono ben 235 stampe) in cui ho alternato quelle giapponesi a quelle cinesi, per evidenziare quanto lo stile delle illustrazioni, i modi di raccontare, e dunque le stesse culture dei due popoli, fossero differenti.