da sinistra: Tess Jaray, 77 anni, pittrice e stampatrice inglese; Terry O'Neill, 76 anni, fotografo; Jennifer Murray, 74 anni, aviatrice e scrittrice

Bolder: in un sito le storie di chi sa invecchiare bene

Qualche tempo fa mia nonna ha detto alla sua fisioterapista che non vede l’ora di vedere mia figlia sposarsi. C’è da dire che mia figlia, la più grande, ha 6 anni. E mia nonna ne ha 81.
Ma non è impazzita. Anzi, da quando la conosco non ha perso un colpo. Ma partiva avvantaggiata: di colpi, fin dall’inizio, ce n’erano ben pochi da perdere. Non ha mai letto un libro, ha sempre parlato con la tv, ha abilmente “dimenticato” tutto quel che non le faceva comodo/piacere sapere e ricordare, guida ancora la sua piccola macchinina bianca, rifiutandosi di infilare gli occhiali che, per legge, dovrebbe mettere («mi stanno male e mi danno fastidio», dice), si fa corteggiare dai commercianti più o meno attempati per ottenere buoni sconti

In fin dei conti — lei che è sinceramente convinta di farcela, a farsi altri venti o trent’anni su questa terra e sotto sotto è convinta di riuscire a diventare pure trisnonna (semmai ce la facesse dovrà imparare a pronunciare il termine: “bisnonna” non ci riesce mica a dirlo, dice “sbìnnonna”) — è rimasta quella quindicenne un po’ ochetta che faceva perdere la testa a tutti, compreso il tizio che malauguratamente le ha dato la patente.
Solo che ora quella quindicenne vive nel corpo di una raggrinzita signora, che tuttavia non ha perso un grammo del suo fascino e della sua energia: se non fosse per le ginocchia malandate potrebbe benissimo arrampicarsi sugli alberi, come faceva fino ad appena pochi anni fa.

da sinistra: Muffie Grieve, 82 anni, tennista; Michael Sandle, 78 anni, scultore; Sylvia Paskin, 70 anni, scrittrice e sceneggiatrice
da sinistra: Muffie Grieve, 82 anni, tennista; Michael Sandle, 78 anni, scultore; Sylvia Paskin, 70 anni, scrittrice e sceneggiatrice

Ché quando la genetica ti dà una mano, se poi non ci metti del tuo per aiutarla, sei comunque condannato a passartela male, la terza età. E se c’è una cosa che indirettamente mia nonna mi ha insegnato è che devi trovare il modo di divertirti. Sempre.
Lei, da persona per niente complicata e piuttosto infantile qual è, non fa affatto fatica. E glielo leggi negli occhi — in quegli occhi che raramente smettono di sorridere — che al netto della fatica di una vita, di tanti lavori di merda, di un matrimonio fallito e di molti, moltissimi errori fatti, non ha alcuna difficoltà nel trovare un motivo per campare nel miglior modo possibile ogni singolo giorno.

Ma quando la natura sceglie beffardamente di darti tutti gli strumenti cerebrali per cogliere il meglio, sì, ma anche il peggio del mondo? Quando al contrario di mia nonna devi fare quotidianamente i conti con un’arma a doppio taglio come la “consapevolezza”?
La risposta in questo caso te la dà Bolder, un sito lanciato da poche settimane che raccoglie le storie di alcuni over-70 più o meno famosi che hanno trovato la ricetta segreta per invecchiare bene.

da sinistra: Tess Jaray, 77 anni, pittrice e stampatrice inglese; Terry O'Neill, 76 anni, fotografo; Jennifer Murray, 74 anni, aviatrice e scrittrice
da sinistra: Tess Jaray, 77 anni, pittrice e stampatrice inglese; Terry O’Neill, 76 anni, fotografo; Jennifer Murray, 74 anni, aviatrice e scrittrice

Bolder, che a differenza di Advanced Style (blog alla “the Sartorialist” ma dedicato alla terza età di cui scrissi qui su Frizzifrizzi ben 7 anni fa e tuttora attivo) non tratta solo di stile e nasce dall’idea di Dominique Afacan e Helen Cathcart, giornalista la prima e fotografa la seconda.

Trovandosi spesso a lavorare assieme per servizi relativi ad eventi e reportage di viaggi le due si sono accorte che raramente i soggetti che avevano il compito di fotografare o intervistare erano le persone più interessanti che conoscevano durante la “missione”.
«È come se a volte tutti ignorassero la persona più affascinante che c’è al party» hanno dichiarato al magazine online Prote.in.
E la persona più affascinante, spesso e volentieri, è la più anziana: da qui l’idea di raccogliere brevemente le storie di quei personaggi in un sito.

Tra artisti, scrittori e sportivi, quel che si coglie immediatamente dai racconti di questi splendidi 70/80enni è che la cosa davvero essenziale è fare — o provare a fare — ciò che veramente si ama. Perché la giovinezza è soprattutto un questione di spirito, quello che ti permette di continuare a studiare, di metterti alla prova, di non impigrirti su una poltrona davanti alla tv.

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.