Compagni di viaggio #3: intervista a Kairi Look

Kairi

Ho incontrato Kairi la prima volta in Estonia, due anni fa, a una cena. Poi ci siamo rivisti a Parigi, dove sta scrivendo il suo nuovo romanzo.
I suoi libri non sono ancora tradotti in Italia ma mi faceva piacere lo stesso intervistarla.

* * *

Ciao Kairi, hai voglia di presentarti al pubblico italiano? Dove sei nata? Quanti anni hai (sì, lo so, a una signora non si dovrebbe chiedere!)? Qual è la tua formazione?

Sono nata nel 1983 a Tallinn, capitale dell’Estonia, dove sono cresciuta, ma ho vissuto perlopiù ad Amsterdam, scrivendo e lavorando per una casa editrice olandese.
Da gennaio 2015 sono invece a Parigi grazie a un programma di residenza della Cité des Arts.
Ho studiato pediatria e ho conseguito anche un Master ad Amsterdam ma la cosa che davvero mi interessava di più, fin da piccola, è stato scrivere. La ragione principale dei miei studi era diventare scrittore, medico o giornalista.
Anche scrivere per bambini è sempre stato qualcosa che volevo fare, e ora è il mio lavoro!

Lemur_coverQuando hai cominciato a scrivere?

Scrivevo già da bambina, per la scuola e alcune riviste, ma ho davvero cominciato a scrivere nel 2002, con il mio blog amsterdamiseerunud.blogspot.com.
Presto diventò una collezione di storie non-proprio-vere condite con un po’ di vita reale e mi ci divertivo parecchio. I racconti piacevano e tante persone mi hanno detto che avrei dovuto scrivere un libro, il che mi fece pensare. Perché no?

Fare lo scrittore non era considerato un vero lavoro in Estonia negli anni ’90 ma vivere ad Amsterdam mi ha ispirato ed essendo circondata da persone che mi hanno molto incoraggiata
ho pensato di provarci. È stato anche il posto dove ho realizzato che quello che volevo fare era scrivere per bambini.
Entrambi i miei primi due libri sono stati premiati all’Estonian kids book competition e hanno fatto in modo che tutto si mettesse in moto.

Quanti libri hai pubblicato? Di cosa parlano le storie?

Ho pubblicato tre libri che contengono un mucchio di personaggi inusuali e un po’ strani, ma tutti curiosi di esplorare il mondo e migliorare le proprie vite.
C’è una forte dose di avventura, magia e humour, nessun limite, tutto è possibile. In qualche modo tutti i miei libri incoraggiano l’idea di poter fare le cose a modo proprio.
Il mio primo libro, Leemuripoeg Ville teeb sääred (Ville, il lemure si dà alla fuga), racconta la storia di un giovane e curioso lemure che si unisce a uno scoiattolo parigino piuttosto snob, in un viaggio attraverso l’Europa.
I miei amici scherzavano spesso sul fatto che la mia vita sarebbe un po’ andata così, visto che ho vissuto prima ad Amsterdam, poi Parigi.

Il mio secondo libro si intitola Lennujaama lutikad ei anna alla (Le cimici d’aeroporto non si arrendono!) e racconta di un vecchio aeroporto: con cimici nel deposito bagagli, scarafaggi nel bar, grilli negli altoparlanti, pulci che fanno un mercatino settimanale dietro il banco del check-in, e poi mosche, formiche e termiti!
Un giorno questa vivace convivenza rischia di finire quando un ispettore dell’igiene arriva a controllare lo stato dell’aeroporto. A questo punto le cose precipitano!
Il libro è stato illustrato da un illustratore di fama internazionale, Kaspar Jancis, che ha reso il tutto ancora più folle e divertente. Ha anche realizzato un booktrailer del libro.
Mi raccomando, alzate il volume prima di guardare!

Il mio terzo libro, Peeter, sõpradele Peetrike (Peter, Petey per gli amici), è invece qualcosa di molto diverso. È una storia natalizia su un bambino che un giorno va a scuola con una vecchia cornetta del telefono e sostiene di poterla usare per parlare con gli elfi. Inizia quindi a fare da intermediario per i bambini che vogliono parlare con gli elfi ma ovviamente, a due settimane da Natale, questo servizio non è gratuito! Una domanda, una caramella. E la settimana dopo il prezzo aumenta!

Scrivi solo romanzi o anche libri illustrati?

Finora ho scritto romanzi ma ora che sono esposta alla ricchezza di illustrazione che c’è in Francia mi sta venendo voglia di scriverne anch’io. Qualche idea sta germinando e spero che
almeno una diventi qualcosa nel tempo. Anche in Estonia ci sono un sacco di illustratori bravissimi con cui vorrei lavorare!

lutikad

I libri per bambini sono diffusi in Estonia? È un paese di lettori? E di giovani lettori?

L’Estonia è decisamente un paese di lettori, i bambini imparano a leggere su testi difficili. Persino i libri per i piccoli sono pieni di testo e con poca illustrazione.
Questo trend fortunatamente ha cominciato a cambiare nell’ultimo decennio e ci sono sempre più libri illustrati per bambini. Spero che anche i fumetti, che per ora sono poco diffusi, lo diventino piano piano. Penso sia un modo grandioso di attirare I bambini nel fantastico mondo della lettura!

Sei venuta a Parigi per scrivere il tuo nuovo libro. Puoi raccontarci qualcosa?

Il libro sta prendendo forma proprio adesso. È di nuovo sul viaggiare ma questa volta in modo più immaginario, viaggiare attraverso le storie in un mondo magico e qualche volta un po’ spaventoso. Vi dirò di più quando sarà pronto!

peeter

C’è un autore che in particolare ha ispirato il tuo lavoro?

Ce ne sono moltissimi. Tra gli stranieri sono una grande fan di Neil Gaiman. Mi piacciono le realtà distorte con personaggi magici, lo humour assurdo e le iperboli fantastiche, in cui ognuno è a modo suo normale ma alla fine non troppo.
Tra gli scrittori per bambini la mia più grande ispirazione è decisamente Astrid Lindgren, con il suo umorismo intelligente, il suo calore casalingo e i suoi personaggi un po’ folli. E in Estonia mi piace Leelo Tungal, soprattutto le sue poesie come Vana vahva lasteaed sono bellissime, piene di trovate intelligenti, una bella lingua e tanto humour.

Hai libri tradotti in altre lingue? Abbiamo speranza di leggerti in francese? Oppure in italiano?

Il mio primo libro è stato tradotto in Germania e dovrebbe uscire in Lituania nel 2016. Anche il libro delle cimici dovrebbe uscire a breve in Germania.
A parte questo qualcosa si muove in Francia, ma per ora nulla di definitivo. Per quello che riguarda l’Italia sarei contentissima sei bambini italiani potessero leggere le mie storie!
Se ci sono editori interessati in storie con aeroporti pieni di insetti, alci parlanti e lemuri viaggiatori, fatemi sapere!

Kairi_kass2E cosa mi dici del tuo francese? Mi sembra che parli già molto bene! Hai già pensato di scrivere qualcosa direttamente in francese? Per favore, dì di sì, ho voglia di leggere le tue storie!
E al momento il mio Estone è fermo a “Tere” (ciao).

Sì parlo fluentemente… quando si tratta di ordinare in una boulangerie!
Scherzi a parte, ho cominciato a studiare francese poco prima di venire a Parigi e ora mi arrangio un pochino, ma penso di aver bisogno ancora di un po’ di pratica prima di poter scrivere in francese. Ma con un pubblico francese così entusiasta… tutto è possibile!
In compenso sarò contenta di insegnarti l’estone o l’olandese se vuoi, e premierò i tuoi progressi in caramelle!

* * *

I libri di Kairi Look:

· Leemuripoeg Ville teeb sääred (Tänapäev, 2012) [in tedesco: Ville macht sich auf die Socken (BaltArt, 2013); in lituano: Lemūriukas Vilius iškeliauja (BaltArt, sarà pubblicato nel 2016)]

· Lennujaama lutikad ei anna alla (Tänapäev, 2014)

· Peeter, sõpradele Peetrike (Tänapäev, 2014)

editorialista
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