In un’epoca in cui ci si lascia per sms o WhatsApp, un’epoca piena di rivoluzionari da tastiera che s’infiammano in discussioni e aspre critiche su Facebook coi loro occhi bassi sugli schermi luminosi degli smartphone, per strada sugli autobus, in metro, nelle sale d’attesa, tanto intenti a litigare, protestare, indignarsi, firmare petizioni coi loro ditini — sputando fuoco, evocando disordini che rimarranno virtuali — da dimenticare di lasciare il posto alla vecchia, alla sforna-bambini, al claudicante, a quello che torna a pezzi da 8-10 ore di fabbrica ed è talmente esausto da non averlo visto il piede tap-tappante al ritmo col ditino del concittadino tecnologico e quello stesso concittadino tecnologico, sempre a occhi bassi, si lamenterà di quell’affronto, raccogliendo tanti like che se fossero davvero lì, quei dispensa-mi-piace, gli spaccherebbero la faccia pure loro al calpestatore, sempre virtualmente.
E in un’epoca così, quindi, in cui il disagio sociale è palpabile e i rapporti umani sempre più “smaterializzati”, viene quasi più facile formalizzare quel che è difficile dire con le parole, lo sguardo, il linguaggio del corpo, e affidare tutto a un modulo.
Nasce così — e con una buona dose d’ironia — Sorry, un libro pensato per chi ha l’ansia sociale e fatto interamente di moduli, da staccare e da consegnare a colui o colei al quale si vorrebbe dire qualcosa ma non si ha il coraggio, la forza, la capacità di farlo di persona.
Ideato dallo studio creativo canadese Komboh (consiglio vivamente di visitarne il sito, a sua volta impaginato come un modulo), Sorry è stato creato per — cito — “semplificare l’interazione sociale attraverso il distacco emotivo”.
E cosa c’è di più distaccato di un form da compilare e girare al destinatario che si vuol lasciare o con cui, al contrario, si vorrebbe riallacciare un rapporto?
Diviso in capitoli, ciascuno a rappresentare un macro-tema (lavoro: assumimi, mi licenzio, voglio l’aumento, ho un conflitto da risolvere; amicizia: addio, vattene dalla mia vita… e via dicendo), il volume è attualmente in fase di raccolta fondi su Kickstarter.