Lo scorso febbraio è uscito il suo libro di memorie, intitolato Girl in a band, accompagnato dalla pubblicazione di estratti — alcuni toccanti e commoventi, come questo in cui parla dell’ultimo concerto dei Sonic Youth e della fine della sua trentennale relazione con Thurston Moore.
La “ragazza nella band” — una band che ha fatto e cambiato la storia della musica indipendente — è Kim Gordon, musa per generazioni di musicisti, madrina del grunge, ispiratrice di legioni di femministe incazzate, madre felice, elegantissima senza mai sforzarsi di esserlo, in t-shirt e jeans come dentro ad abiti d’avanguardia (nonché, occasionalmente pure fashion designer) e ora pure protagonista del secondo numero di The Happy Reader.
The Happy Reader — di cui ho già parlato in occasione della prima uscita — è un magazine prodotto dallo storico editore inglese Penguin per esplorare il “lato pop” dei classici della letteratura.
Una rivista divisa a metà, una dedicata a un lettore famoso (in questo caso appunto Kim Gordon) e l’altra a un classico, affrontato da punti di vista di solito poco battuti quali ad esempio la moda, l’arte, il cinema…
Il classico in questione stavolta è Il libro del tè, scritto nei primi del ‘900 da Okakura Kakuzō e primo libro scritto in inglese sulla complessa cerimonia giapponese del tè.