Mjölk Book: quando il catalogo aziendale diventa un magazine

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La nuova ondata di magazine indipendenti ha dimostrato come in un mondo in crisi come quello dell’editoria le carta vincente sia semplicemente — si fa per dire! — sintonizzarsi su un pubblico molto specifico, da accontentare e preferibilmente sorprendere (ma non troppo) a livello di contenuti, linguaggio, grafica, materia (quindi carta, rilegatura, stampa… tutto ciò che riguarda il linguaggio “tattile” dell’oggetto-libro).

Le riviste generaliste non funzionano più. E non funzionano perché il pubblico trasversale non esiste più. Non puoi più fare “la rivista di cucina”. Non ha senso. Devi fare la rivista di cucina per hipster, o quella per intellettuali, oppure per avanguardisti nottambuli dallo sguardo annoiato… E, allo stesso modo, riviste per programmatori barbuti e tatuati, per ciclisti nostalgici, per bevitori tecnologici, per architetti col pallino per l’hacking… “Attaccare” un argomento da un punto di vista ben preciso. O, nel caso di magazine generalisti (ma li chiamerei post-generalisti), puntare su un’identità forte, inequivocabile, e firme di alto livello, come in Monocle a livello internazionale e IL e Studio in Italia.

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Concetti — quelli dell’identità forte, della compartimentazione del pubblico e della sintonizzazione stilistica e contenutistica coi propri lettori ideali o potenziali — che si applicano anche in un settore del tutto particolare come quelle delle riviste “corporate”, cioè aziendali.

Qui su Frizzifrizzi recentemente abbiamo parlato di alcuni ottimi esempi di riviste del genere, tra cui Pineapple, The Recorder, Guestbook, il restyling di illy·words (e per chi volesse invece andare a scoprire gli splendidi esempi di riviste corporate italiane del passato consiglio l’affascinante archivio online di Comunicare l’impresa).
Ad aggiungersi a queste va anche il magazine di Mjölk, negozio di design di Toronto, in Canada, specializzato in arredamento scandinavo e giapponese.

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Progettata dallo studio creativo Tung, pure questo di base a Toronto, quella di Mjölk Book è una serie di libri che stanno a metà tra la rivista e il catalogo, curatissimi sia dal punto di vista grafico che da quello dei contenuti, che spaziano dalle interviste ai designer ai reportage, dal racconto degli usi e costumi o dei riti del Nord Europa e del Giappone fino ai tour negli studi degli artigiani.

Quello che avrebbe potuto essere solo un “bel regalo” per i clienti diventa quindi appetibile anche per tutti gli appassionati di design, trascendendo il ruolo di puro strumento di marketing per andare a vestire con ogni diritto pure quello di piattaforma culturale.

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