Best of 2014: Moda

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Dal barbone-fashion alle t-shirt made in Italy. Dal buco con la felpa intorno alla filiera della moda, un settore pieno di storie: inventate, studiate a tavolino, talvolta trovate, spesso riscoperte, soprattutto vendute, visto che vendere una storia significa aver fatto almeno metà del lavoro.
E di storie di moda, quella delle piccole imprese, quella “dal basso”, ce ne siamo sempre occupati (unica eccezione, unica grande azienda, in questa lista dei 10 post più letti, è Freitag).
Abbiamo iniziato nel 2007, l’abbiamo fatto nel 2014, continueremo in questo 2015.

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1. Slavik, il senzatetto che ha più gusto di un fashion blogger

L’articolo più letto nel 2014 di Frizzifrizzi è quello dedicato a un senzatetto (di cui non si hanno più tracce) che ogni giorno si cambiava d’abito utilizzando i capi che trovava nella spazzatura.

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2. Nina and the Wolf

Trattandosi di lingerie viene il dubbio che il successo dell’articolo sia dovuto alle foto e alla modella.
Ma visto che si tratta di un nuovo marchio — fondato tra l’altro da due italiane — che produce splendidi pezzi allora forse no. Forse non è solo per la modella. Forse.

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3. ICS: il buco con la felpa intorno

Felpe col buco. Che mostrano quindi, attraverso “la finestra”, quel che c’è sotto.
ICS è un progetto di Emma Cacciatori e Gianluca Pucci. Da prendere come un lettore di vinili, per dar voce a tutti quei capi che d’inverno dovete tenere nascosti.

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4. EcoComa: Il coraggio di investire sui giovani

Un nuovo marchio, sì, e tutto italiano. Ma soprattutto una bellissima storia. Di due ragazzi con un’intuizione e di un affermato fashion designer come Gianni Serra, che ne coglie le potenzialità e li prende sotto la sua ala aiutandoli a sviluppare l’idea.

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5. Altelier: l’atelier virtuale del Made in Italy

Un e-commerce dedicato a quelle proposte moda che possono essere classificate come “alternative”, alternative rispetto alla massificazione dei consumi e delle scelte. Pensato per quei designer che danno più importanza a fare bene le cuciture dei loro abiti piuttosto che alla promozione dei prodotti.

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6. Inside/Outside: Freitag

Siamo andati a Zurigo nella fabbrica dei fratelli Freitag e li abbiamo intervistati in merito alla loro nuova invenzione, il tessuto biodegradabile F-abric.

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7. 24.4.2014, Fashion Revolution Day

Qua vi raccontiamo un’iniziativa di respiro mondiale, nata per sensibilizzare i consumatori sulla filiera di lavorazione dei capi.
Perché la moda è uno schermo, un telo sul quale si proietta la nostra società: siamo ciò che consumiamo e di conseguenza siamo quello che indossiamo.

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8. Superology: di t-shirt made in Italy, fatte bene, numerate e serigrafate

Su Frizzifrizzi non parliamo mai di t-shirt. E qua ti spieghiamo perché.
Ma ogni tanto facciamo un’eccezione. E ti spieghiamo il perché anche di quello.

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9. I vestiti di carta di Jule Waibel

La designer tedesca ha perfezionato talmente tanto l’arte dell’origami da arrivare a realizzare Unau complessa piegatura rende possibile trasformare degli speciali fogli di carta sintetica in strutture tridimensionali espandibili. E ha realizzato degli abiti. Di carta. Indossabili.

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10. Raccontare storie al Pitti

Un piccola serie di articoli che affronta dal punto di vista dello storytelling le storie che alcuni marchi hanno raccontato durante Pitti Immagine Uomo.

Un messaggio

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