Con circa 70 espositori e una serie di workshop (per grandi ma anche per bambini), presentazioni e incontri, quella che inaugura domani si preannuncia come l’edizione di Fruit più ricca di sempre.
Il festival bolognese, giunto alla sua terza edizione, nonostante la concorrenza (pacifica, questo va sottolineato) delle tante iniziative in qualche modo simili, è riuscito nell’impresa quasi impossibile di costruire una fittissima programmazione che copre l’intero spettro del mondo delle autoproduzioni editoriali relative all’arte e al design.
Non esito a definirla una vera e propria prova di forza, quella di Fruit. Necessaria, visto il momento arduo, la situazione complessa e l’aria pesante che tira nel mondo dell’editoria, per dimostrare quanto il panorama indipendente — quello delle autoproduzioni, delle fanzine, dei magazine curatissimi e quasi da collezione — anche a dispetto del nome del festival, sia tutt’altro che… “alla frutta”.
Basta dare uno sguardo alla lista degli espositori, che rappresentano il meglio della scena italiana e non solo (ci sono pure realtà che arrivano dalla Francia, dalla Germania, dall’Olanda, dalla Spagna, dalla Repubblica Ceca, dal Giappone e dagli Stati Uniti).
Oppure basta perdersi nel programma delle conferenze o dei laboratori, dove si parlerà di uscite discografiche, di copertine di libri, di grafica editoriale, di fumetti, di autoproduzione, di storytelling attraverso la fotografia o i videogame, e ci si sporcherà le mani con stampa a caratteri mobili, costruzione di libri fotografici, serigrafia, rilegatura, papertoys, fanzine erotiche ma anche con cose più virtuali come la realtà aumentata o l’e-publishing.
«C’è così tanto da fare e così poco tempo».
Quando un’espressione così ti si ficca nel cervello e ti mette addosso quel brivido d’ansia, di paura di perderti qualcosa di fondamentale, significa che sei nel posto giusto.
Ma il modo per godersela di più, in momenti del genere, è invece di prendersela con calma. Di fermarsi a chiacchierare con quelli ai banchetti, toccare, sfogliare, gustare…
Ché tanto, e Fruit ne è la dimostrazione, di occasioni per scoprire questo mondo piccino-picciò ma in pieno fermento ce ne saranno ancora molte.
QUANDO: 12 — 14 dicembre 2014
DOVE: Palazzo Re Enzo| p.zza Nettuno 1, Bologna | mappa | facebook