courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

Rowing Blazers, un libro racconta la storia della giacca sportiva

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Quella che noi conosciamo come giacca sportiva — per distinguerla da quella formale, tipica dei completi da uomo — e che gli anglosassoni chiamano blazer, nasce nei college inglesi, come divisa dei club sportivi in generale, di quelli di canottaggio in particolare. Solitamente più resistente, più corto e più attillato rispetto alla giacca da completo, il tipico blazer porta cucito in bella mostra lo stemma del club o dell’università di appartenenza, ciascuno dei quali col suo simbolo, i suoi colori, i suoi bottoni, le sue fantasie.

Jack Carlson, giovane ricercatore americano appassionato di canottaggio e dottorando all’Università di Oxford, ha iniziato a interessarsi della cultura e dell’estetica del blazer dieci anni fa, dopo esser stato scelto per rappresentare gli Stati Uniti durante una regata sul Tamigi.

Da allora Jack ha intervistato decine di canottieri, spulciato libri su libri, raccolto storie e aneddoti, partecipato a bizzarri riti d’iniziazione, provato a vincere gare, girato l’Europa, gli Stati Uniti e l’Australia dormendo sui divani di completi estranei e alla fine, con l’aiuto di una serie di fotografi (su tutti F.E. Castleberry, grande osservatore e testimone dell’estetica preppy), ha realizzato uno splendido libro in uscita il prossimo 7 luglio e intitolato Rowing Blazers.

Con 256 pagine e 250 immagini, Rowing Blazers è molto probabilmente la più completa guida mai realizzata su quello che oltre a essere un capo simbolo rappresenta un mondo che per chi lo guarda da fuori appare spesso misterioso e un po’ assurdo, quello dei club di canottaggio dei college.
Del libro — edito da Thames & Hudson e pre-acquistabile qui — ne parliamo con l’autore, Jack Carlson.

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Cambridge University Boat Club | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Cambridge University Boat Club | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

Perché un libro sui blazer?

Rowing Blazers riunisce tre temi che amo: innannzitutto l’araldica e le ricostruzioni storiche. Il mio primo libro fu un libro per bambini, una guida all’araldica. Ho lavorato come araldo al College of Arms quand’ero più giovane e il mio lavoro accademico a Oxford si basa sulla simbologia del potere. Quindi Rowing Blazers, visto che riguarda quelli che possono essere definiti come una sorta di paramenti cerimoniali, si sposa perfettamente con questo mio interesse.
Poi c’è il tema dello stile e dell’abbigliamento maschile. Quando ero alle superiori lo stile tradizionale, o preppy stava di nuovo tornando di moda. Ma quello che mi affascinava più di tutti era la storia e il retaggio di quel tipo di stile, specialmente le radici del menswear moderno, che affondano nell’abbigliamento sportivo inglese.
Quando tornavo a casa da scuola o dagli allenamenti mi mettevo a studiare un libro fondamentale come Dressing the Man, di Alan Flusser. In quel libro c’era una foto di una squadra di Oxford dei primi anni del ventesimo secolo.

Rowing Blazers, di Jack Carlson, edito da Thames & Hudson, uscirà il 7 luglio a £34.95 | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Rowing Blazers, di Jack Carlson, edito da Thames & Hudson, uscirà il 7 luglio a £34.95 | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

L’ultimo tema, quindi, non può che essere il canottaggio.

Esatto. Negli ultimi quindici anni ho speso un’ingiustificabile quantità di tempo sulle barche, la maggior parte al mattino presto, con la nebbia, il freddo o la pioggia. Ma ci sono anche stati dei gloriosi giorni di sole, come durante la settimana che ho passato a Henley, sul Tamigi, per la regata. Le sponde del fiume erano piene di spettatori che indossavano con orgoglio i blazer dei loro club.
Ho partecipato per la prima volta alla Henley Royal Regatta nel 2004; non fu una gran gara per noi ma rimasi profondamente affascinato dai blazer. E ho passato la maggior parte dei dieci anni successivi a studiare i blazer e la storie e le tradizioni che si portano dietro; ho anche speso molto di quel tempo a cercare di vincere la regata! Un traguardo che finalmente sono riuscito a raggiungere l’estate scorsa.

courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

Ci sono molte definizioni per il termine blazer, qual è la tua?

Un blazer è una giacca leggera realizzata in blu navy o nei brillanti colori dei club; tradizionalmente un blazer è fatto di flanella, con bottoni di metallo o coperti di tessuto. Ma il termine blazer si riferisce soprattutto alle giacche da canottaggio. Infatti l’origine stessa della parola arriva da lì: il primo uso documentato del termine è del 1852 e si riferiva al “blazing red”, al rosso brillante delle giacche indossate dai canottieri del Lady Margaret Boat Club del St. John’s College di Cambridge.
Per svariati decenni la parola venne usata per riferirsi a tutte le giacche da canottiere di Cambridge, per poi diventare sinonimo di “giacca da canottaggio” in generale, sia a Cambridge che a Oxford che a Durham. E già a fine ‘800 tutte le giacche sportive, anche quelle da cricket, rugby o per il tempo libero, venivano chiamate blazer.
È stato interessante, mentre facevo ricerca per il libro, tracciare i modi in cui ci si è appropriati e ri-appropriati del termine, che più passava il tempo e più diventava generico. Ed è stato divertente condividere questa storia con gli altri. Tutti gli appassionati di menswear erano stupiti di apprendere che in origine la giacca sportiva arrivava dal canottaggio.

Wallingford girls | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Wallingford girls | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

Che tipo di ricerca hai fatto per il libro?

È stato un libro molto divertente da realizzare. Molta della ricerca si è sviluppata semplicemente ascoltando di persona gli aneddoti e le leggende dei canottieri. Ho viaggiato di club in club. I fotografi e io ne abbiamo visitati oltre 150, in tutto il mondo, per scattare i ritratti e per farci raccontare di prima mano le loro bizzarre e meravigliose tradizioni e le storie legate alle loro giacche. Molte di queste storie finora erano inedite.
Poi ovviamente ho fatto anche ricerche più tradizionali, negli archivi dei club, delle scuole e delle università, nel River & Rowing Museum di Henley-on-Thames, nella Biblioteca Bodleiana di Oxford (che è una delle più antiche del mondo) e nella Wren Library di Cambridge, dove mi sono imbattuto nel primo uso conosciuto della parola blazer!

University of Wisconsin | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
University of Wisconsin | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

Immagino quante storie incredibili avrai raccolto…

Il mondo del canottaggio è pieno di storie incredibili! Al Nereus Rowing Club, in Olanda, le giacche da canottaggio tradizionalmente vengo tramandate da un vogatore all’altro e un blazer può essere lavato solo quando chi lo indossa vince il Varsity, la regata studentesca più antica del Paese. Questo significa che ci sono giacche vecchie di decenni che non sono mai state lavate!
Te ne racconto un’altra: alla Tideway Scullers School di Londra ogni rematore può progettare da sé il suo blazer. Il club fu fondato per chi faceva canottaggio singolo quindi si pensava che la giacca dovesse riflettere l’individualismo di quella disciplina. A essere obbligatori sono solo i colori, rosso e giallo, in omaggio a quelli della bandiera “uomo in mare” visto che la canoe singole sono instabili e spesso si capovolgono o si cade fuori…

courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr

Perché secondo te per un uomo un club è così importante?

I documenti storici mostrano che nei primi tempi del canottaggio, i vogatori dei college indossavano le loro giacche — pensate originariamente per essere indossate in barca — anche sulla terra ferma, proprio al fine di mettersi in mostra, di dimostrare l’appartenenza a una squadra.
Quindi degli abiti progettati a scopo pratico sono diventati simbolo di prestigio sociale, status e appartenenza, enfatizzando sia il senso di comunità che, all’opposto, quello di differenza.
I club, specialmente quelle studenteschi (inclusi quelli sportivi), sono questo. E i blazer, insieme alle cravatte e agli altri accessori tipici, sono la manifestazione fisica di queste idee.

London Rowing | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
London Rowing | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Kings School Chester | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Kings School Chester | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Molesey | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
Molesey | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
la cover di Rowing Blazers | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
la cover di Rowing Blazers | courtesy of Jack Carlson, Thames & Hudon, Flint Pr
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