Oggi vi racconto il mio rapporto con i pastelli.
All’inizio di ogni anno scolastico, fino in terza media credo, i miei responsabili genitori provvedevano ad accompagnarmi ad acquistare tutto l’occorrente per la scuola, compreso ovviamente uno sterminato pacco di colori pastello, che io ovviamente infilavo uno ad uno in un bellissimo astuccio, schierandoli in sfumatura di colore. Questi pastelli giacevano lì inutilizzati a fare bella mostra di sé, perché io non disegnavo.
Io con il disegno devo aver chiuso durante il primo (o forse il secondo) anno di asilo, quando una maestra-suora mi aveva malamente rimproverata perché avevo preteso di colorare un’oca di blu e non di giallo, non solo non avevo rispettato i bordi del disegno… Che fine facessero poi i miei pastelli durante l’estate, perché mi ritrovavo a comprarne un pacco nuovo ogni settembre, resta un mistero.
Comunque sebbene io non disegni, i pastelli li adoro anche ora. Mi piacciono quelli in legno, non smaltati all’esterno. Me ne piace la consistenza ruvida e porosa, ma allo stesso tempo liscia e scorrevole. Mi piace l’odore.
Tutta questa premessa per dire che quelli che vedete nelle immagini sono dei vasi realizzati da Studio Markunpoika incastrando a mano pastelli per l’appunto. E ovviamente ognuno di loro è un esemplare unico ed irripetibile, per taglio e incastro.
Non è che in qualcuno di questi vasi ritrovo anche i miei vecchi pastelli spariti?
