Bulgari | Collezione Diva

«Adoro indossare pietre preziose, ma non perché sono mie. Non si può possedere lo splendore, lo si può solo ammirare», così diceva Liz Taylor ed io sommessamente e modestamente concordo.

Ora, per dire, non so quale collo indossa o indosserà Capriccio a Portofino, il capolavoro di alta gioielleria in cui l’oro rosa sapientemente foggiato ospita decine di carati di tormaline verde menta, smeraldi, peridoti, ametiste, diamanti taglio brillante e poi un pavé di brillanti, ma la sottoscritta ha avuto la fortuna di vederlo nascere, di sfiorarlo, di innamorarsene perdutamente.

Qualche tempo fa sono/siamo stati ammessi in esclusiva nei laboratori romani di Bulgari, lì dove viene realizzato ogni singolo pezzo dell’alta gioielleria, per riprendere la lavorazione di una collana della collezione Diva. Si chiama Capriccio a Portofino, fa parte di una quadrilogia legata alle stagioni e rappresenta la Primavera (nel video si vede anche il gelido Inverno interamente realizzata in platino e diamanti).

Breve excursus storico, la collezione Diva di Bulgari deve il nome alle tante stelle del cinema che affollarono la Dolce Vita romana negli anni ‘50 e ‘60, quando la città eterna divenne il set perfetto per le produzioni cinematografiche hollywoodiane a sfondo epico o romantico.

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In quegli anni, molte di loro furono conquistate dai gioielli Bulgari e molti sono gli scatti che le immortalano mentre entrano ed escono dalla storica boutique di via dei Condotti, i cui salottini privati potrebbero raccontare molte storie…

I doni preziosi che la Audrey Hepburn di Vacanze romane acquistò per la madre; gli anelli nuziali delle sontuose nozze romane tra Tyrone Power e Linda Christian; gli orecchini che Ingrid Bergman indossò nel film La vendetta della signora; i gioielli che Gina Lollobrigida si comprò con i soldi dei primi ingaggi cinematografici, gioielli che ha amato e continua ad indossare; i tanti acquistati dal produttore Carlo Ponti, sempre pronto a fare un salto da Bulgari per celebrare la bellezza della sua Sophia; i cadeau che Luchino Visconti acquistò per i suoi collaboratori più affezionati.

Oppure i generosissimi acquisti di Richard Burton per Elizabeth Taylor. A partire dal regalo di fidanzamento: una spilla-pendente con uno smeraldo colombiano da 23,44 carati, a cui aggiunse in occasione del loro primo matrimonio nel 1964 la magnifica collana composta da 16 smeraldi colombiani ottagonali con taglio a gradino – per un totale di 60,50 carati – ciascuno circondato da diamanti a pera taglio brillante. E come se non bastasse, per il 40° compleanno di Elizabeth, un sautoir in platino con zaffiri e diamanti, con uno zaffiro burmese cabochon a pan di zucchero da 52,72 carati montato sul pendente. Quanto fanno in tutto? Boh non so ma Liz Taylor pare dichiarò di essere stata iniziata alla birra da Burton, ma di aver iniziato lui al “bel negozietto” di via dei Condotti 10.

Potrei iniziare a bere birra anche io a queste condizioni, che dite?
Ovviamente di recente, Bulgari ha creato gioielli su misura per l’apparizione di Nicole Kidman agli Oscar, per Charlize Theron, Keira Knightley, Angelina Jolie, Jennifer Aniston, Kirsten Dunst e Julianne Moore, ma temo che così dal mito si arrivi al gossip e come sapete la materia a noi interessa poco…

Perciò torniamo a Capriccio a Portofino, sensuale e opulenta, questa preziosa creazione dell’alta gioielleria Diva, racchiude i tratti più celebri di Bulgari.
Li riconoscete?

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Caratteristica distintiva dei gioielli Bulgari è senza ombra di dubbio l’impareggiabile uso del colore. Una combinazione di gemme colorate ottenuta accostando le pietre più svariate senza curarsi del loro singolo valore, caratterizza le creazioni di Bulgari fin dalla fine degli anni ‘50. Quando la maison, accantonando le “regole” restrittive dello stile di gioielleria parigino che si focalizzava su pochi colori e una base di diamanti per tutti i modelli, iniziò a scegliere combinazioni cromatiche non convenzionali, raramente viste prima, privilegiando prima di tutto il valore estetico delle pietre.

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E poi sono i tagli delle pietre a caratterizzare i gioielli Bulgari, che fin dagli anni ‘30 privilegiò pietre levigate piuttosto che sfaccettate, quelle che in gioielleria sono chiamate pietre cabochon. Nella collezione Diva ed in particolare in Capriccio a Portofino, la sperimentazione con lo stile cabochon delle gemme è portata a un livello superiore. Infatti sono presenti preziosissime gemme intagliate a forma di foglia ispirate a quelle che nella tradizione indiana adornavano già nel XVII secolo gli sfarzosi abiti dei Moghul. Questa gamma di tagli, combinata ai diamanti contribuisce a creare un effetto merletto.

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Ultima caratteristica di Capriccio a Portofino e in generale della collezione Diva è l’eccezionale flessibilità del gioiello, ottenuta con maestria artigianale per assicurare che ogni preziosa creazione si adatti perfettamente e si muova seguendo i movimenti del corpo della fortunata che li indossa.

O mamma, questa voleva essere solo una breve premessa invece mi sono fatta prendere la mano…
Scusate e godetevi il video in apertura di articolo.

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