12 lambrusco per il 2014

La più antica tradizione italiana delle bollicine.
In questi anni difficili c’è un vino italiano, il lambrusco, che ha ribaltato tutte le previsioni sul suo conto e mette in fila dati in controtendenza su tutta la linea, dal prezzo ai dati sull’export. Il bello di questa vicenda è che questo successo del lambrusco è figlio dei valori più contadini della sua storia e della sua natura popolare e per questo moderna. Per questo, perchè ci rappresenta, abbiamo pensato di dedicargli interamente la lista dei vini per il 2014.

“L’umile champagne dell’Emilia-Romagna”, così negli anni ’50 Mario Soldati descriveva il lambrusco nel suo indimenticabile “Vino al vino”. Da allora tante cose sono cambiate, ma il lambrusco, sempre per citare Soldati, resta quel vino che nella grande maggioranza dei casi, si crede di conoscerlo, e invece lo si ignora. La forza di questa storia però è proprio in quell’avere attraversato il tempo proteggendo dalla ribalta la sua anima contadina. Ecco allora una selezione dove convivono gli elegantissimi sorbara –scarichi di colore e tannini, nervosi e scalpitanti nella meravigliosa acidità che trascina le note salate della bocca– poi i vini contadini fatti con il Grasparossa e il tocco raffinato del sempre più aristocratico salamino con il Concerto. Tra questi diverse rifermentazioni in bottiglia a testimoniare come la tradizione ritorni oggi prepotentemente di moda.


Paltrinieri, lambrusco di Sorbara “Radice” 2012

Alberto Paltrinieri vinifica solamente le uve sorbara dei suoi 15 ettari tutti al Cristo, il luogo simbolo per questo lambrusco sottile e fresco che sta vivendo una stagione magica. Radice ‘12 è un sorbara in purezza rifermentato in bottiglia, un vino estremo nella concezione, scarno fino dove è possibile, figlio di un pensiero che è andato avanti per sottrazioni fino ad arrivare ad una espressione purissima, l’anima del vitigno senza il corpo. È un vino sottile e pieno di energia costruito su un’acidità straordinaria che via via lascia spazio alla scorza di agrumi, alla rosa, ad una nota affumicata solo suggerita e ad una mineralità cangiante.

cantinapaltrinieri.it


Garuti, lambrusco di Sorbara “fermentazione naturale in bottiglia” 2012

La processione dei privati, un rapporto storico con le trattorie del territorio e… l’unica bottiglia che riproduce in etichetta la chiesa di Sorbara, il cuore del cuore della denominazione. Questa piccola azienda è in mano alla famiglia Garuti da generazioni e la fedeltà alla tradizione sta ora diventando un tratto identitario importante per la voglia di classicità che il mondo del vino sta esprimendo.

garutivini.it


Cantina di Sorbara, lambrusco di Sorbara “Omaggio a Gino Friedmann” 2012

La bellissima struttura degli anni ’20 di questa antica cooperativa è la cattedrale del Sorbara, un luogo dove si sente la storia, quasi come se il piazzale pieno di carri trainati dai buoi che si vede in una gigantografia appesa all’ingresso della cantina fosse ancora lì fuori invaso dai contadini diligentemente in fila per consegnare le uve. Questa etichetta riprende la bella etichetta storica dell’azienda ed è dedicato a Gino Friedmann, l’uomo che all’inizio del novecento promosse la costituzione di diverse cantine cooperative inaugurando una tradizione che è la più antica d’Italia.

cantinadicarpiesorbara.it


Fiorini, lambrusco di Modena “Vigna del Caso” 2011

Uno dei pochi lambrusco a reggere il tempo tanto da meritare delle degustazioni dedicate alle vecchie annate, una piccola impresa che Alberto Fiorini e la sorella stanno portando avanti con caparbietà ed entusiasmo. Da uve salamino e sorbara, questo vino è rifermentato in bottiglia come nella tradizione più storica di Modena. Un vino materico, con la grazia e lo spessore delle fecce ancora in sospensione, saporito e vibrante, ideale per accompagnare la cucina invernale delle giornate più fredde.

poderifiorini.com


La Piana, lambrusco Grasparossa di Castelvetro “Lacrime di Bosco” 2012

Mirco Gianaroli è un giovanissimo produttore che porta avanti la tradizione della sua famiglia e si sta facendo notare per un grasparossa ogni anno centrato e fra i più interessanti della denominazione, con una trama tannica di rara profondità e i temi del vitigno espressi con coraggio ed identità. Lacrime di bosco ’12 è austero ed ha un frutto fresco, carnoso e profondo. Finale sapido e minerale, ritmato dalla bella acidità.

lambruscolapiana.it


Cantina della Volta, lambrusco di Sorbara “rimosso” 2012

La Cantina della Volta ha bruciato tutte le tappe ed è diventata in pochissime vendemmie una delle realtà di riferimento del modenese. Grazie all’esperienza di quello che è forse il miglior spumantista italiano, il modenese Christian Bellei. Rimosso ’12 ha grazia e forza, mineralità e sapidità. È raffinato, verticale, agrumato e floreale, con un frutto delicato che accenna con austerità alla fragola di bosco.

cantinadellavolta.com


Cleto Chiarli, lambrusco di Sorbara “del fondatore” 2012

L’esperienza della famiglia Chiarli affonda le radici addirittura nell’800 e quella data, 1860, reclama una storicità che ha pochi eguali in Italia. Del Fondatore ’12 ha un naso austero e si esprime su toni delicati e appena accennati. In bocca trova carattere ed è sapido e materico, sorprendente nei richiami alle arance amare e alle note terrose figlie della rifermentazione in bottiglia.

chiarli.it


Cavicchioli, lambrusco di Sorbara “vigna del cristo” 2012

Questa azienda è uno dei marchi di riferimento per il mondo più classico del lambrusco ed è un riferimento per il sorbara del quale ha accompagnato la storia e l’evoluzione, sempre positiva, degli ultimi trent’anni. Complice una grande annata per il sorbara, Vigna del Cristo ’12 sfodera la migliore espressione di sempre. Acidità meravigliosa e una pista salata che corre lungo tutta la bocca, mineralità e agrumi –pompelmo rosa e scorza di cedro– poi pietra focaia e rosa. Netto e fragrante, un vino tutto ritmo e velocità.

cavicchioli.it


Ermete Medici, reggiano lambrusco “Concerto” 2012

Alberto Medici è stato ed è uno dei più formidabili ambasciatori del lambrusco in Italia e in giro per il mondo e la sua azienda è diventata un marchio riconosciuto e apprezzato. I vini più importanti sono infatti prodotti con le uve delle vigne di proprietà e con una filosofia che consegna eleganza, continuità e soprattutto longevità. Concerto ’12 è un vino austero, affumicato in alcuni passaggi, carnoso, profondo, nitido nel frutto, complesso nei sentori di pesca bianca, tea nero, viola.

medici.it


Fattoria Moretto, lambrusco grasparossa di Castelvetro “Canova” 2012

A piccoli passi e con grande serietà questa piccola realtà si sta ritagliando un ruolo di primissimo piano nella produzione di grasparossa, un lambrusco classico, contadino e difficilissimo da calibrare. I prodotti di questa azienda sono vini classici e di personalità, dei grasparossa archetipi, vinificati vigna per vigna seguendo un’idea di lettura dei suoli rara nel mondo del lambrusco. Canova ’12 è raffinato nel linguaggio, in bilico tra un mondo contadino che ben rappresenta e le sfaccettature che trasformano le “trappole” del vitigno in occasioni di complessità. Tea nero, ciliegia, scorza di arancia e una mineralità profonda e sapida.

fattoriamoretto.it


Vittorio Graziano, Fontana dei Boschi 2010

Vittorio Graziano ha il merito storico, grandissimo, di avere mantenuto in vita l’anima contadina del lambrusco di Castelvetro e di avere sempre testimoniato un’idea di vino molto vicina al territorio e alla sua cucina. Da sempre infatti Vittorio produce lambrusco rifermentato in bottiglia senza sfecciatura e i suoi vini torbidi ed affascinanti sono stati per anni l’unica alternativa ai vini industriali della peggiore stagione del lambrusco. Oggi il suo ruolo è finalmente riconosciuto da tutti e le bocche difficili e interessanti dei suoi vini sono un modello per chi si avvicina a questo antico metodo di produzione. Fontana dei Boschi ’10 è un vino affascinante che scoraggia immediatamente i semplici curiosi e parte per un viaggio pieno di incontri e sorprese. Non è un vino preciso questo lambrusco, diciamolo subito, a cominciare dalla scelta dei vitigni. È grasparossa in gran parte, ma ci finisce dentro anche qualche altra cosa nella tradizionalissima idea che la purezza non sia un valore di per sé. Il naso è un mondo, scorza di agrumi, una nota animale, la ciliegia, la terra. La bocca è asciutta, tannica e saporita, contadina, ancora giovanissima.


Vezzelli, lambrusco di Sorbara “Il Selezione” 2012

Vezzelli è una piccola realtà modenese fondata nel 1958 ormai alla terza generazione impegnata in cantina. La cantina di vinificazione è nella frazione modenese di San Matteo e le vigne a Sozzigalli su terreni golenali, cioè su terreni compresi tra la prima linea di argine del fiume e l’argine maestro, in questo caso il Secchia. I terreni golenali, molto sciolti e poveri, sono un terroir straordinario per il lambrusco sorbara perché ne esaltano le caratteristiche floreali e di mineralità. Il Selezione ’12 esalta le caratteristiche di una buona annata per il sorbara e si esprime su una bocca salata e minerale, elegantissima e nervosa.

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