Arte e letteratura in un semestrale inglese (che proprio semestrale non è: da novembre 2011 ne sono usciti tre numeri, l’ultimo qualche giorno fa) che ha scelto di intitolarsi nientepopodimenoché Verities—che è il plurale di “verità” ma in quanto desueto rispetto al più comune “truth” suona più intelligente.
Dentro a questa «rivista per ultraosservanti», come si autodefinisce (con un cortocircuito tra “osservante” nel senso di obbediente a una fede o a un’idea ed “osservante” nel senso di colui che guarda con attenzione) si parla di argomenti di larghissimo respiro—nei primi due numeri si è parlato di muse e di potere e in questa terza uscita di “classe”, in tutte le sue declinazioni—affrontandoli da molteplici punti di vista, attraverso i reportage, le opere di artisti contemporanei, i racconti di bravi scrittori, le interviste a personaggi del mondo dell’arte e della cultura. Ma c’è spazio pure per la moda (e quando si parla di “classe” da dire e da mostrare ce ne sarebbe eccome…).
Verities non viene distribuito in Italia ma si può acquistare online da Motto Distribution.
photos via Motto Distribution