100 copie firmate e numerate a mano per l’ultima fanzine realizzata dal fotografo documentarista napoletano Tommaso Parrillo, fondatore della piccola casa editrice Witty Kiwi, specializzata nell’autoproduzione di pubblicazioni dedicate alla fotografia.
Lo scorso maggio Tommaso ha fatto le valigie, ci ha messo dentro le sue macchine fotografiche ed è partito per Sarajevo, dove ha vissuto per diverse settimane ospite di alcuni ragazzi del posto, che l’hanno accolto e l’hanno guidato in un viaggio alla scoperta della gioventù bosniaca, «sospesa», come mi ha raccontato lui via mail qualche giorno fa, «tra l’infanzia interrotta a causa della guerra e un futuro incerto».
Il prodotto di quel viaggio è Double Suspensions, un progetto fotografico dal sapore intimo nel quale traspare tutta la curiosità e insieme l’empatia di chi, pur stando dietro all’obiettivo, è riuscito a entrare in un “mondo altro” senza guardarlo con gli occhi affascinati (e spesso quindi alla ricerca del “bizzarro per forza”) del cacciatore di esotismi. E per un giovane foto-documentarista che si sta facendo le ossa non è poco.