Italian Textile Sonata

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«Il rumore di una tessitura ti fa socchiudere gli occhi e sorridere, come quando si corre mentre nevica. Il rumore della tessitura non si ferma mai, ed è il canto più antico della nostra città, e ai bambini pratesi fa da ninna nanna»
Edoardo Nesi, Storia della mia gente, Bompiani 2010, Premio Strega 2011

Prato oggi è una città fantasma. Almeno rispetto ai fasti che l’industria tessile ha conosciuto fino agli anni ’90, l’era pre-globalizzazione, quando la concorrenza cinese non aveva ancora distrutto il tessuto sociale e industriale della città (non che dei soli cinesi sia la colpa e nel suo libro Nesi ne ha per tutti).
Ma Prato oggi è anche un simbolo del recupero culturale e produttivo di un’Italia che spesso sa solo guardarsi indietro con nostalgia e fatica non tanto a rimboccarsi le maniche e a guardare avanti ma più che altro a capire che fare e dove guardare una volta che quelle maniche le hai arrotolate ben bene e hai teso i muscoli pronto all’azione.

Il primo passo è fare gruppo. Anche e soprattutto se si arriva da settori, storie ed esperienze completamente diverse.
A Prato c’è uno dei centri più importanti a livello internazionale per ciò che riguarda la moda, l’industria e l’artigianato. Mi riferisco al Museo del Tessuto, che da quasi quarant’anni mostra, racconta e conserva una storia, quella della produzione tessile, che in quella zona va avanti ininterrottamente da più di 800 anni.

Proprio il museo ospiterà venerdì 15 novembre un incredibile quanto imperdibile evento: un concerto per macchine tessili.
Come racconta Nesi, le macchine “suonano” e la loro musica, negli anni—nei secoli!—si è trasformata al ritmo dell’evoluzione tecnologica delle macchine.
Italian Textile Sonata è un progetto che vede coinvolti il duo Pastis (formato da Marco e Saverio Lanza, due fratelli—l’uno fotografo e l’altro compositore e musicista—che lavorano insieme dal 2005) insieme ad Expe, azienda nata dalla fusione tra lo storico Lanificio Pecci di Prato, che ha alle spalle oltre un secolo di storia, e la Ego, giovane azienda tessile fondata da due ex-manager di Pecci (l’intreccio di strade, in un’iniziativa come Italian Textile Sonata, è pari solo all’intreccio dei fili delle lane). Il tutto con il supporto di Tempo Reale, centro di musica sperimentale fondato nell’87 a Firenze da un maestro della musica contemporanea come Luciano Berio.

La performance dal vivo, suonata con strumenti tradizionali e con un’orchestra di macchine tessili che verranno anche proiettate su un mega-schermo fatto di tessuto farà da apripista all’esposizione delle macchine sonore (fino al 30 novembre) presso il Museo del Tessuto.

Italian Textile Sonata
QUANDO: 15 novembre 2013 | 19,00
DOVE: Museo del tessuto | via Puccetti 3, Prato | mappa | fb

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