Rob lavora in campo musicale e tutti credono sia una vita tutta sesso e droga ma in realtà ha una vita normalissima: suona la chitarra e con quella si libera la mente e sfugge dalle emozioni. Da poco ha perso il padre e si è attaccato ancora di più a sua madre, che lo considera il suo “orsacchiottone”.
Lizz invece è infoiata coi colori. Diffida di chi dice che quella tonalità non sta bene con quell’altra. Le piace ballare, le piace viaggiare e le piacciono le auto. E poi l’arte, i gatti, i minerali, la montagna…
Poi c’è Sander, che è un fanatico dello sport e di Star Wars ma che ha dovuto smettere di correre dopo un incidente in macchina e da allora va sempre in bici, e c’è Debby, che ha un armadio pieno di scarpe, adora il karaoke e una volta si è buttata col paracadute che però non si è aperto e alla fine ha dovuto usare quello di riserva. E infine Britt, che va matta per il vino ma sa cucinare, rispetta l’ambiente e va spesso in viaggio per volontariato visto che è molto religiosa.
Cos’hanno in comune Rob, Lizz, Sander, Debby e Britt, oltre a indossare tutti dei coloratissimi maglioni? Hanno in comune la loro amica Olga, che è una giovane designer olandese e che per il suo progetto di laurea alla Design Academy di Eindhoven ha sferruzzato appositamente per loro proprio quei maglioni, che hanno la particolarità di avere sopra tutta una serie di simboli capaci di raccontare una storia per ciascuno di loro.
KnittID, questo il nome del progetto, si ispira a una vecchia tradizione olandese che vedeva i pescatori indossare maglioni che, proprio come i tatuaggi, raccontavano la loro storia.
E ora devo convincere Ethel a farmene uno con sopra un uovo, una mandorla, la costellazione di Orione, internet, una sigaretta e un ukulele