Pitti84 | House of Montague

Lo shakespeariano nome in realtà non arriva direttamente da Romeo e Giulietta ma da una canzone degli Arctic Monkeys, I bet you look good on the dancefloor dove verso la fine Alex Turner, il cantante, dice «Oh, there ain’t no love, no Montagues or Capulets
just banging tunes and DJ sets». E dunque House of Montague, di sicuro, per un marchio danese, ben più originale di qualche citazione all’Amleto.

Al Pitti per la quarta volta, House of Montague presenta una collezione primavera/estate all’insegna del minimalismo nordico, fedele ad un’estetica che caratterizza fin dall’inizio le sneakers ideate dal designer Martin Ahn, che ha lanciato il suo marchio nel 2011 dopo tre anni vissuti a New York frequentando il Fashion Institute of Technology, e dopo esser tornato in madrepatria ed aver iniziato a realizzare scarpe per hobby, prima di decidersi a farlo diventare il suo lavoro.

I modelli, realizzati in pelle italiana (ma la produzione è in Portogallo), si ispirano ai grandi classici: c’è la scarpa da tennis, c’è l’high-top, il desert boot, il derby…
Piccola curiosità: i nomi delle scarpe House of Montague sono quelli delle ex-fidanzate di Martin.

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