Rumorama, interviste colorite | Francesca De Bassa

Uochu Tochi, Che mi esaspera fino ad esplodere la realtà in molteplici adesso

Rumorama—ne abbiamo già parlato qui—è una compilation di 13 canzoni di band italiane del panorama rock/alternative, illustrate da giovani artisti della nostra penisola.
Rumorama è nuovo modo di vedere la musica.
Rumorama è un progetto autoprodotto ed autofinanziato e si presenta al pubblico in forma di libro ed esposizione itinerante.
Volendo proporre una rubrica tutta nostra che fosse in linea con il concept che stiamo portando avanti, abbiamo pensato ad una soluzione stuzzicante: che cosa accadrebbe se i nostri amici illustratori fossero intervistati in qualità di musicisti e non di artisti visivi?
Oggi intervistiamo Francesca de Bassa che per La compilation a colori ha illustrato il brano dei Uochi Tochi, Che mi esaspera fino ad esplodere la realtà in molteplici adesso, dall’album Cuore Amore Errore Disintegrazione.

Prima di tutto vogliamo sapere: qual è il tuo genere musicale?

Direi un incrocio tra Oi!, Screamo, Hip Hop e Swing.

Hai appena registrato il tuo primo disco. Come s’intitola? Ti va di parlarcene?

Il mio primo disco s’intitola Se amassi il calcio, sarei un hooligan”ed è la descrizione di un anno di vita raccolta in disco. Dura 365 secondi, compresi i silenzi.
I brani sono 12 e durano poco meno di mezzo minuto l’uno. Sei minuti sembrano pochi per un album intero, ma vi assicuro che è eccezionale. È da ascoltare tutto d’un fiato, in loop, bevendo birra seduti su scalini di cemento. Ovviamente pensando. O facendo finta di pensare. I silenzi sono importanti.

Hai l’opportunità di farti disegnare da un illustratore la copertina del tuo album. A chi vorresti rivolgerti?

Senza il benché minimo dubbio lo farei illustrare da Kristof Luyckx. E mi farei anche animare il singolo di uscita: “Dovrei buttare la spazzatura”.

Love's Refrain
A quale etichetta discografica manderesti per prima il tuo lavoro?

Temo dovrei crearne una appositamente per il mio genere. Come piano B contatterei Jay-Z.

Nella tua band puoi utilizzare al massimo 5 strumenti musicali. Quali non possono assolutamente mancare?

Qualunque cosa emetta bassi per sculettare e far vibrare la cassa toracica. Direi batteria, contrabbasso, basso. Un sassofono per lo swing e un paio di piatti per lo scratch. Posso aggiungere una cuica? E’ piccina, non so se annoverarla tra veri e propri strumenti, ed è simpatica. Ma sì, dai, io ce la metto.

Quali sono le tre band che ti hanno influenzato maggiormente?

Beastie Boys, Frank Sinatra e la colonna sonora di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.

Ok, adesso hai la possibilità di andare in tour in apertura di una band famosa in modo che tu possa farti conoscere. Scegline una italiana e una straniera.

Uochi Toki e M.I.A..

Sunday's portrait
In quale città hai deciso di formarti artisticamente?

A Holywood, nel nord dell’Irlanda. E’ più economica di Hollywood e fa lo stesso effetto al pubblico.

Live show: dove preferiresti suonare? In uno stadio? Club con posti contenuti? Un bell’auditorium o un centro sociale?

Un centro sociale o una chiesa sconsacrata; ma anche consacrata va bene. Nella hall di un supermercato o nella piazza del Karaoke del Mauerpark di Berlino. In un pub pieno di hooligan all’uscita dello stadio.

Che cover stai preparando per il tuo live set?

Pensavo di fare cover dei miei stessi pezzi, alla fine 6 minuti di cd sono pochi per un concerto intero.

Ok il tuo concerto è appena terminato. Come vuoi salutare il tuo pubblico?

So Long, and Thanks for All the Fish.

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