Save the date | Maestros Especialistas

Che per commentare la storia e la società bastino un paio di forbici ce l’hanno dimostrato ampiamente gli artisti del collage—protagonisti, guarda caso, della mostra che ha da poco chiuso i battenti negli spazi di SOLUMUTT, che mercoledì prossimo, in un’ideale continuazione di un percorso curatoriale mai banale, inaugura una personale di LOLO, artista argentino che da qualche anno vive e lavora a Barcellona e che oltre ad installazioni, musica concettuale e persino graffiti di fuoco, presenta a Milano una serie di lavori improntati sulla tecnica del collage, ma in 3D.

Ed ecco che dei semplici ritratti realizzati a partire da foto di riviste e cataloghi degli anni ’40, ’50 e ’60 diventano opere capaci di destabilizzare l’intera estetica di un’epoca, messa in discussione da un’artista classe 1977 e che dunque, come la maggior parte di noi, si è creato la sua rassicurante ma artificiale idea del mondo pre-sé attraverso le immagini piatte di cinema e fotografia.
I ritratti ovviamente—pur se interamente analogici—hanno ancor più senso alla luce della possibilità, in quest’era digitale in cui viviamo, di manipolare, anche drasticamente, e decontestualizzare qualsiasi immagine con appena qualche colpo di mouse o due ditate su di un tablet. Ma è proprio il fatto di giocare direttamente sulla materia, ultima frontiera della realtà, a far sì che scatti il cortocircuito tra lo spettatore ed il suo stesso immaginario, fatto di stereotipi di bellezza fasulli quanto però profondamente incisi sulla corteccia cerebrale da anni di bombardamenti visivi (e sta proprio qua lo splendido lavoro che Pietro Bossi e Pietro Sedda stanno portando avanto con SOLOMUTT): dei ritratti modificati al computer, pure con il software più magico ed avanzato del mondo, non avrebbero avuto la stessa forza della cara, vecchia carta.

QUANDO: 5 – 22 giugno 2013
OPENING: 5 giugno | 19,00
DOVE: SOLOMUTT | via Carlo Tenca 10, Milano | mappafacebook

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